Ciclismo, Bernal campione nazionale a cronometro e in linea: "Sono senza parole"

Il colombiano sceglie un clamoroso doppio successo in patria per rilanciarsi dopo 1348 giorni di digiuno: "In questo periodo ho pensato più volte al ritiro, ma ora voglio ripagare chi mi ha aiutato a rinascere"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
11 febbraio 2025
Egan Bernal (Ansa)

Egan Bernal (Ansa)

Roma, 11 febbraio 2025 - Per molti il 2025 dovrebbe essere l'anno della definitiva rinascita di Egan Bernal dopo il complicatissimo ultimo biennio, quello successivo al gravissimo incidente in allenamento di gennaio 2022. La stagione è soltanto agli albori, ma intanto il colombiano batte due colpi pesantissimi che fanno ben sperare anche la sua Ineos Grenadiers, che al Giro d'Italia 2025 lo riproporrà come capitano: i successi nella prova a cronometro e in quella in linea dei campionati nazionali.

Le dichiarazioni di Bernal

Vincere due volte nel giro di pochi giorni, chiudendo così un digiuno che durava da maggio 2021, momento del trionfo al Giro d'Italia, è stato un segnale fortissimo che Bernal ha lanciato a tutti, stupendosi anche di se stesso, come raccontato ai microfoni di As. "Sono senza parole. Ci speravo, perché mi sentivo bene e sapevo di aver lavorato bene. Siamo stati bravi a controllare la corsa, cosa che non era semplice". Merito anche del supporto di Brandon Rivera, compagno di squadra alla Ineos Grenadiers e, come tale, tacito alleato su strada. "E' uno dei miei migliori amici e corriamo insieme. Ha fatto un lavoro straordinario e senza di lui oggi non indosserei questa maglia". Maglia, doppia, che Bernal esibirà nell'intero corso di una stagione ricca di aspettative sul suo conto. "Voglio fare bene, voglio vincere e voglio restituire alla squadra e alla mia famiglia ciò che hanno fatto per me in questo periodo complicato. E voglio mettere in mostra questa maglia, che per me era un sogno fin da bambino. Ora la indosserò per un anno e sarà fantastico, oltre a darmi motivazioni extra e a farmi interrompere il digiuno nel miglior modo possibile". Il colombiano scandisce anche il tempo esatto intercorso tra i suoi ultimi due successi. "Sono passati esattamente 1348 giorni e nel frattempo sono successe tantissime cose. Ho pensato più volte di ritirarmi, ma ringrazio di aver avuto una seconda possibilità sia di vivere che di correre in bici. Devo la conclusione positiva di questo processo a molte percorse, che ci tengo a ringraziare".

Bissegger contro l'EF Education-EasyPost

 Per un corridore felice di restare nella sua attuale squadra a uno contentissimo di aver cambiato: è il caso di Stefan Bissegger, passato dall'EF Education-EasyPost alla Decathlon AG2R La Mondiale Team non senza 'qualche' veleno verso il suo recente passato, raccontato ai microfoni di DirectVélo. "Sono stato lì 5 anni: troppi, e non vedevo l'ora di andarmene. Basti pensare che negli ultimi due anni non mi era permesso di andare in fuga, perché dovevo lavorare solo per i capitani. L'anno scorso, all'Étoile de Bessèges, ero davanti e mi fu detto di non collaborare: fu molto frustrante e lo scenario si sarebbe ripetuto al Tour de France. E' proprio in quei momenti - conclude lo svizzero - che ti chiedi se valga la pena restare in una squadra che ti considera così".

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