Ciclismo, Cavendish ci ripensa sul ritiro?
A sorpresa il britannico, dopo un criterium in Belgio, apre all'ipotesi del prosieguo della carriera: "Ho chiuso con il Tour de France, ma non so ancora cosa riserverà il futuro"
Roma, 30 luglio 2024 - Sulla carta, dopo aver raggiunto il proprio scopo, diventare il recordman di tutti i tempi di tappe vinte (35) al Tour de France 2024, l'avventura nel professionismo di Mark Cavendish dovrebbe essere vicina al capolinea. Da allora (correva il 3 luglio, nella cornice di Saint-Vulbas), le cose potrebbero essere cambiate parecchio nella testa del britannico, che teoricamente ha centrato l'intera stagione in corso proprio sul sorpasso al primato di Eddy Merckx dopo che un anno fa una caduta alla Grande Boucle gli aveva impedito di perseguire il suo sogno.
I dettagli
Nei giorni scorsi Cannonball è stato di scena a Herentals, in un criterium che aveva visto il successo di Biniam Girmay: secondo proprio il velocista dell'Isola di Man, quasi come un ipotetico passaggio di consegne tra due generazioni di sprinter. In una cornice diversa da quella del Tour de France 2024, che teoricamente doveva essere l'ultimo appuntamento importante della sua carriera, se non addirittura l'ultimo in assoluto, Cavendish ha invece aperto a uno scenario che fino a poche settimane fa sembrava impronosticabile. "E' molto importante per me essere di nuovo qui: mi piace correre in Belgio e quest'anno non avevo avuto l'opportunità di farlo". A domanda diretta sull'eventuale addio ufficiale al ciclismo in una sede tanto cara, il corridore dell'Astana Qazaqstan Team aveva spiazzato tutti. "Non ne ho idea. So che quello appena finito è stato il mio ultimo Tour de France ma anche che mi piace sempre essere qui con la mia famiglia per godermi questa fantastica atmosfera. Non so cos'altro dire se non che nella vita non si può mai sapere e che durante le vacanze avrò tempo e modo di riflettere su tutto".
Insomma, una prima certezza c'è: la storia tra Cavendish e la Grande Boucle si è conclusa nella cronometro di Nizza, quella che curiosamente ha certificato anche la 'maglia nera', cioè il raggiungimento dell'ultima piazza che fino alla tappa prima era appannaggio del compagno di squadra Davide Ballerini, uno dei tanti corridori dell'Astana Qazaqstan Team che hanno sacrificato il suo intero Tour de France 2024 per scortare il proprio capitano nelle giornate nere in cui lo spauracchio dell'uscita dal tempo massimo sembrava concreto. Curiosamente, lo spauracchio si era palesato già nelle prime frazioni, quelle in Italia, con Cavendish che era apparso lontano, per non dire lontanissimo, dalla forma dei giorni d'oro. Poi gradualmente il britannico è cresciuto di colpi fino alla volata vincente della tappa 5, sfruttando anche il caos degli altri rivali che si erano annullati a vicenda. Da quel momento in poi per Cavendish è cominciata un'altra corsa e forse anche un'altra vita, entrambe prive di quella pressione dettata da un record che era diventato un tarlo. E ora? Chiusa l'epopea chiamata Tour de France, con tanto di premiazione a Nizza, non è detto che per Cannonball sia vicina ai titoli di coda l'intera avventura nel professionismo.
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