Ciclismo, Pogacar sulle Olimpiadi: "Tutti mi volevano a Parigi, ma ero stanco"

Lo sloveno torna sulle polemiche antecedenti i Giochi: "Ho corso a tutta dalla Strade Bianche al Tour de France e il mio corpo ne ha risentito"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
13 settembre 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 13 settembre 2024 - Quasi due mesi di assenza nel calendario per un corridore onnipresente come Tadej Pogacar sono un'eternità, ma la storica doppietta Giro d'Italia-Tour de France richiedeva una fase di riposo, come confessato dal diretto interessato a ridosso della spedizione in Canada, a sua volta propedeutica per i Mondiali di Zurigo.

I dettagli

Prima di pensare al prossimo futuro, imperniato sulla preparazione all'avventura iridata, lo sloveno torna sulle polemiche successive al suo forfait dalle Olimpiadi. "Non mi è piaciuto che molte persone mi abbiano spinto a partecipare ai Giochi con la scusa che avrei vinto sicuramente una medaglia. In realtà, nel ciclismo nulla è facile: specialmente quando c'è da affrontare un percorso complicato come era quello di Parigi. Più ci ripenso e più sono convinto di aver fatto la scelta giusta, anche perché dopo il Tour de France ero distrutto". Insomma, anche super Pogacar è umano. "Le mie gambe, reduci da una tirata bella lunga dalla Strade Bianche al Tour de France, erano a pezzi. Dopo la fine della Grande Boucle, il mio corpo non è stato bene per almeno due settimane, nelle quali mi sentivo spento". Per fortuna ora tutto è alle spalle. "In Canada faremo corsa dura e poi in base a come evolveranno le cose decideremo se attaccare dalla distanza o se aspettare la volata". Dunque, anche un Pogacar non più al top della forma, tra l'altro a ridosso del doppio appuntamento canadese che non è proprio in cima alle proprie priorità stagionali, non ha intenzione di esserci solo per fare presenza o per mettere benzina nelle gambe. Certo, indubbiamente il Gran Premio del Quebec e quello di Montreal saranno affrontati pensando a Zurigo, dove la Slovenia schiererà l'artiglieria pesante grazie alla presenza anche di Primoz Roglic. Proprio la partecipazione del fresco vincitore della Vuelta 2024 è stata ufficializzata anche dal ct Uros Murn, che si gode un'abbondanza che fino a qualche anno fa sarebbe stata impensabile per quella che è una delle nuove potenze del ciclismo: "Abbiamo tanti corridori che corrono nel circuito World Tour e, in questo contesto che mi entusiasma, Primoz e Tadej saranno i leader".

Incidente per Fidanza

Neanche il tempo di festeggiare la firma con la Visma-Lease a Bike Women, con la quale si legherà nel 2025 con un biennale, che per Martina Fidanza arriva una caduta in allenamento che porta una notizia buona e una cattiva: la prima è che non ci sono fratture, la seconda è che il GP di Stoccarda, in programma domenica, diventa un miraggio. "Ieri ho avuto un incidente in allenamento e dopo una giornata di accertamenti è stato appurato che non ho fratture. Purtroppo però - continua l'atleta della Ceratizit-WNT Pro Cycling sulla propria pagina Instagram - ho ancora molto dolore e quindi domenica non sarò in sella"

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