Ciclismo, Pogacar tra Fiandre e Roubaix: "Van Der Poel è forte, ma posso batterlo"

Prosegue la preparazione dello sloveno ai prossimi due appuntamenti, tra allenamenti sfiancanti sul pavé dell'Inferno del Nord e i pensieri già rivolti a domenica: "L'ideale sarebbe non arrivare in volata"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
4 aprile 2025
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 4 aprile 2025 - L'obiettivo all'orizzonte è doppio e bello grosso, ma le sfide complicate non lo spaventano: a maggior ragione dopo l'amarezza per l'ennesima Milano-Sanremo sfuggita di mano. Il protagonista è Tadej Pogacar, che mette nel mirino prima il Giro delle Fiandre 2025 e poi la Parigi-Roubaix 2025, quella dell'attesissimo debutto assoluto.  

Gli allenamenti da record di Pogacar per la Parigi-Roubaix

  Partendo da quest'ultima corsa, dopo il chiacchieratissimo giro di ricognizione nella Foresta di Arenberg, la preparazione prosegue con altre sessioni, di cui una lunga addirittura ben 212,9 km. Guai a pensare a una semplice sgambata da parte di Pogacar, che sulla piattaforma Strava ha conquistato ben 3 KOM (il premio del King of Mountain relativo al miglior tempo in un determinato tratto): per la precisione quelli di Mons-en-Pevele, facendo registrare una velocità media di 40,2 km/h, di Auchy-lez-Orchies e Berseé (con una velocità media di 42,1 km/h) e di Gruson (per una velocità media di 48,8 km/h). In realtà, lo sloveno ha sfiorato il pokerissimo, non aggiudicandosi il KOM del Carrefour de l'Arbre, uno dei tratti più iconici della Parigi-Roubaix: per lui una velocità media di 41 km/h che per appena un secondo non è bastata a guadagnare un altro alloro sulla app più amata dai ciclisti professionisti e dagli amatori. Tutto ciò accadeva il 2 aprile, giorno della sessione di Pogacar dalla durata di 5h39', per 1.098 metri di dislivello, che tuttavia non lo ha distolto dal primo obiettivo in ordine cronologico: il Giro delle Fiandre 2025, in programma domenica 6 aprile.

Le dichiarazioni di Pogacar

  Intercettato dai microfoni di Nieuwsblad, il corridore dell'UAE Team Emirates-XRG ha lanciato un guanto di sfida a Mathieu Van Der Poel dopo aver perso il primo testa a testa stagionale, quello alla Milano-Sanremo 2025. "Non so se partiamo alla pari o se tra i due ci sia uno più favorito dell'altro. Lui mi ha battuto a marzo, ma il Giro delle Fiandre è una corsa completamente diversa: è più dura e devi accumulare molta più fatica nel corso della giornata. Penso di avere più possibilità di staccarlo rispetto alla Milano-Sanremo, perché le salite sono più dure e le affronti con le gambe sempre più stanche. Questo dovrebbe essere un vantaggio per me, ma nella condizioni in cui è Mathieu vincere sarà comunque difficile". Insomma, Pogacar dice tutto e il suo contrario, a testimonianza dello smacco ancora vivo per il primo round, quello perso a Via Roma. "I muri e il pavé sono il terreno preferito di Van Der Poel. Ha detto che gli sono mancato alla E3 Saxo Classic (vinta proprio dall'olandese, ndr)? Mi piace gareggiare con lui, ma ho scelto di stare con la mia fidanzata". Battute a parte, il campione del mondo sembra temere un'altra volata. "Lì è uno dei più forti, anche se magari in questo caso potrebbe arrivare più stanco, ma potrei esserlo anch'io". Infine, una chiosa sulla Parigi-Roubaix, tra realtà e pretattica. "Ho scelto io di andarci e i miei tempi in allenamento sono stati aiutati dal vento a favore e dalla moto davanti. E' una corsa pericolosa, ma in fondo tutte lo sono quando c'è velocità".

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