Ciclismo, Sagan costretto a fermarsi ancora per il cuore

Continua il calvario dello slovacco dopo lo stop di febbraio: "Ora mi opererò e poi sarò pronto a tornare presto in sella"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
18 marzo 2024
Peter Sagan (Ansa)

Peter Sagan (Ansa)

Roma, 18 marzo 2024 – Il primo stop era arrivato nelle scorse settimane per dei controlli cardiaci successivi a una forte aritmia, con tanto di installazione di un registratore sottocutaneo degli eventi cardiaci a opera del professor Antonio Dello Russo, luminare dell'Ospedale Universitario Marche di Ancona: il secondo arriva ora, a ridosso dei giorni che dovevano segnare il ritorno alle gare e alla tanto amata mountain bike, diventata il nuovo amore dopo il ritiro dalla strada al punto da sognare il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Non c'è pace per Peter Sagan, che come al solito ci mette la faccia per spiegare il suo forfait da Marsiglia.

I dettagli

"Mentre mi allenavo sui percorsi rocciosi in Francia il mio cuore ha avuto qualche sussulto: nulla di preoccupante, ma c'è bisogno di fermarsi per un 'pit stop'. La prossima settimana mi sottoporrò a un'operazione e, grazie al mio amico, nonché cardiologo dello sport, Roberto Corsetti, sono sicuro che tornerò molto presto in sella". Queste le parole dello slovacco, che come suo solito affronta con il sorriso e con un bel pizzico di sfacciataggine (almeno apparente) una frenata bella preoccupante soprattutto in chiave olimpica, considerando anche il poco tempo a disposizione per conquistare il pass per Parigi. Insomma, il tempo stringe, ma verosimilmente in questo momento i principali pensieri del classe '90, notoriamente molto legato all'Italia a partire dall'inizio della sua carriera, vanno tutti alla propria salute, il bene principale da tutelare anche a costo di rinunciare, nel caso, a tutto il resto.

Stop per Baroncini

Intanto, con le dovute proporzioni, non è un periodo fortunato nemmeno per l'UAE Team Emirates, beffata su strada alla Milano-Sanremo 2024 e anche nella recentissima tappa 1 del Giro di Calalogna 2024: nel primo caso a spuntarla è stato Jasper Philipsen, nel secondo Nick Schultz e il comune denominatore è un Tadej Pogacar ancora costretto ad accontentarsi dei piazzamenti. Va ancora peggio a Filippo Baroncini, caduto nei chilometri finali del GP di Denain 2024, una corsa che prevedeva molti tratti in pavé, e costretto a fermarsi per un po' di tempo a causa di una frattura al gomito destro. Il campione del mondo Under-23 di Lovanio 2021, non nuovo a dover fare i conti con diversi guai fisici, è stato già operato, con ottimo esito, ed è anche rientrato a casa: due ottime notizie alle quali fa da contraltare lo stop di diverse settimane alle porte che verosimilmente gli farà saltare l'intera primavera. Nell'agenda di Baroncini, reduce finora dalle apparizioni alla Danilith Nokere Koerse 2024, al Trofeo Laigueglia 2024 e alla Strade Bianche 2024, c'erano la Classic Brugge-De Panne 2024 e l'E3 Saxo Classic 2024: tutte destinate a essere cancellate, così come probabilmente il Giro di Ungheria 2024, al quale il classe 2000 avebbe dovuto partecipare uscendo così dal roster extralusso scelto dall'UAE Team Emirates per assistere Pogacar nella sua avventura, la prima in assoluto, al Giro d'Italia 2024.

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