Ciclismo, caso di positività al Cera nella squadra di Juraj Sagan

Vysocan è stato sospeso dall'Uci e dal Pierre Baguette Cycling Team, formazione di categoria Continental del fratello di Peter, per il presunto utilizzo di una sostanza proibita

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
7 novembre 2024
Juraj e Peter Sagan (Ansa)

Juraj e Peter Sagan (Ansa)

Roma, 7 novembre 2024 - Il ciclismo e il doping, un binomio che tra pettegolezzi, veleni e cronaca, fa sempre molta fatica a disunirsi: dai sospetti che dopo una stagione del genere arrivano copiosi su Tadej Pogacar, che puntualmente li rimanda al mittente, alla stretta attualità che vede un caso di positività al Cera nella squadra di Juraj Sagan, il fratello del ben più famoso Peter.

I dettagli

Il classe '88 gestisce una squadra di categoria Continental, il Pierre Baguette Cycling Team, nel quale tra l'altro si è visto anche l'ex fuoriclasse. Oggi ci milita invece Daniel Vysocan, trovato positivo al Continuous Erythropoietin Receptor Activator (attivatore continuo del recettore dell'eritropoietina a livello renale), nonché appunto il Cera. Il controllo incriminato è stato effettuato il 25 settembre, due giorni prima del Mondiale che il 20enne ceco, prontamente sospeso dall'Uci, non è stato capace di portare a termine. Lo stesso Pierre Baguette Cycling Team, con un comunicato netto e perentorio, ha 'scaricato' Vysocan, che come da copione in questi casi si trova praticamente abbandonato a se stesso in attesa che il procedimento arrivi a una decisione definitiva. "Il 4 novembre il Pierre Baguette Cycling Team è stato informato dall'Uci della possibile violazione da parte di Vysocan delle norme antidoping per la presenza di metossipolietilenglicole-epoetina beta. Il corridore ha corso per l'ultima volta con la squadra tra il 5 e l'8 settembre, mentre la sua partecipazione al Mondiale di Zurigo è stata completamente gestita dalla sua Nazionale, senza alcun coinvolgimento da parte nostra". Con queste parole la squadra di Sagan senior prende le distanze da quanto fatto (o non fatto) dal proprio corridore, il cui destino per il momento è chiaro. "Applichiamo tollerenza zero per quanto riguarda il doping con l'obiettivo di salvaguardare l'integrità del ciclismo, uno sport che rispettiamo profondamente. Rifiutiamo l'utilizzo di qualsiasi sostanza proibita o di azioni che possano compromettere i nostri valori, che ogni membro del team è chiamato a rispettare. Per questo motivo Vysocan è sospeso in attesa delle controanalisi, e se queste dovessero confermare la presenza del Cera il suo contratto verrebbe rescisso immediatamente".

La crescita di Nys

Dalla strada, seppur con una pagina tutt'altro che memorabile, al ciclocross, che lo scorso weekend ha incoronato Thibau Nys campione europeo: a detta dell'ex icona della disciplina Niels Albert, intercettato dai microfoni di Het Laatste Nieuws, il belga potrebbe entrare a gamba tesa nell'eterno testa a testa tra Mathieu Van Der Poel e Wout Van Aert. "Mi ha impressionato come ha gestito la corsa e non è la prima volta che accade. I suoi progressi sono sotto gli occhi di tutti e il prossimo step sarebbe riuscire a competere con i fuoriclasse del fango e magari prima o poi batterli in volata, anche se non penso che siamo ancora a questo livello. Quando Van Der Poel e Van Aert sono al via delle gare di ciclocross si crea un duopolio che penso Nys prima o poi possa spezzare".

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