Freccia del Brabante 2024, altro successo di Elisa Longo Borghini

La piemontese si presenta al meglio in vista del Trittico delle Ardenne. La gara maschile ha invece premiato Benoit Cosnefroy davanti a Dylan Teuns e Tim Wellens

di GIUSY ANNA MARIA D’ALESSIO
10 aprile 2024

Elisa Longo Borghini (Ansa)

Roma, 10 aprile 2024 - La rinuncia alla Parigi-Roubaix 2024, visto il gran periodo di forma, non sarà stata di certo presa a cuor leggero, ma l'obiettivo, cioè arrivare al meglio alle Classiche delle Ardenne per puntare magari addirittura all'en plein, prima di pensare al Giro d'Italia 2024, l'ha ampiamente giustificata: per dimostrare subito la bontà della propria decisione Elisa Longo Borghini comincia a scaldare i motori, vincendo con un numero da urlo la Freccia del Brabante 2024.  

La cronaca

  Al rientro dal periodo trascorso in quota per rifinire la preparazione fisica, la piemontese riprende da dove aveva lasciato: per la precisione vincendo, così com'era stato al Giro delle Fiandre 2024. E come sempre le vittorie della portacolori della Lidl-Trek non sono mai banali. Non lo è neanche la prima ottenuta nelle Ardenne, finora un tabù per colei che ha imparato a trionfare anche in volata, giusto per avvicinarsi ulteriormente a mostri sacri delle due ruote a pedali femminili come Lotte Kopecky. Alle più forti, si sa, basta poco per fare la differenza: per la precisione i 1000 metri durissimi (con una pendenza media del 5,4% e massima dell'11,5%) della Cote d'Halstheide, la rampa di lancio per liquidare la compagnia di Demi Vollering, che finora non è riuscita a ritrovare la migliore versione di sé, quella dominante vista l'anno scorso proprio nelle Ardenne e appunto a spese dell'azzurra. Al traguardo le braccia alzate sono quelle di Longo Borghini, che vince, anzi, stravince per la 43esima volta in carriera, e lo fa con una dedica romantica: al marito (e collega) Jacopo Mosca, ora a sua volta in altura a Teide.

La gara maschile

  Dall'Italia alla Francia, che già un anno fa aveva vinto a Overijse con Dorian Godon e sempre con la medesima squadra, quella oggi chiamata Decathlon AG2R La Mondiale Team: a livello maschile a sorridere nella gara nel che 2017 vide l'acuto di Sonny Colbrelli è Benoit Cosnefroy, che negli ultimi metri rimonta con successo clienti scomodi come Dylan Teuns e Tim Wellens, con Michael Matthews a imporsi invece nella volatina del gruppo. Proprio come successo a livello femminile, la prima parte di gara è quasi da sbadigli anche grazie (o a causa) della prima fuga di giornata. Ben più interessante il secondo attacco: meno corposo (da 8 a 3 unità), ma più qualitativo grazie alla presenza di Andreas Leknessund e soprattutto dell'astro nascente Alec Segaert. Proprio questo spunto fa mettere in mostra per la prima volta Cosnefroy, da quel momento in poi nelle vesti di stopper di qualsiasi attacco prima dello sprint vincente che vale il tentativo di rilancio di una carriera partita tra mille aspettative, soprattutto grazie al titolo iridato in linea Under-23 conquistato nel 2017 a Bergen, finora tutte frenate dal verdetto della strada. Per ora, dopo lo zero spaccato in termini di successi di un anno fa, il francese è già a quota 4 in stagione, oltre al buon piazzamento (20esimo) nella Milano-Sanremo 2024.

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