Parigi-Roubaix 2024, donna lancia un cappellino per far cadere Van Der Poel. Cosa è successo

È caccia alla persona che a 42 chilometri dalla fine ha attentato all'impresa dell'olandese: "Non a tutti piace vedermi correre, ma non mi interessa"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
8 aprile 2024
Il podio della Parigi-Roubaix 2024 (Ansa)

Il podio della Parigi-Roubaix 2024 (Ansa)

Roma, 8 aprile 2024 – La crescente passione per un ciclismo sempre più ricco di fenomeni sta facendo aumentare a dismisura i paragoni con altri sport, come il calcio. In effetti, gli 'stadi naturali' proposti dai percorsi delle gare più amate, capaci di accogliere sul ciglio della strada milioni di persone, sono tanti. Anche la Parigi-Roubaix 2024 non è stata da meno, offrendo uno spettacolo straordinario  agli spettatori e ai corridori. La nota stonata, quasi a voler rimarcare i paralleli con il calcio, non è però mancata ed è rappresentata da una signora che nel settore in pavé numero 10, tra Mérignies e Avelin, si è resa protagonista di un gesto ignobile e per fortuna senza conseguenze.

I dettagli

Quando mancavano 42 km al traguardo, e con la velocità di crocierà di 50 km/h sulle pietre, un'andatura che solo i fenomeni della bici possono sostenere, le telecamere hanno immortalato una donna intenta a lanciare un cappellino bianco tra le ruote di Mathieu Van Der Poel, che aveva cominciato la sua cavalcata vincente 17 km prima, con il chiaro obiettivo di farlo cadere. Tra strada e ciclocross, tra l'altro, non è la prima volta che il fuoriclasse olandese si ritrova a ricevere fisicamente degli 'omaggi' dal pubblico: di solito si parla di insulti, di fischi, di birra (e di un'altra sostanza che le somiglia), ed era accaduto al Giro delle Fiandre 2024 ma anche in patria, a Hulst, nella stagione invernale del fango. Quel giorno di fine dicembre Van Der Poel, complice il circuito da percorrere, rispose per le rime con uno sputo verso il 'tifoso' in questione, venendo graziato dall'UCI, di solito severissima in questi casi. In quell'occasione pesarano la chiara replica a una provocazione reiterata e il cognome importante del corridore dell'Alpecin-Deceuninck, diventato il classico vincente che comincia a essere antipatico a parte degli appassionati delle due ruote a pedali. Fosse solo una questione di antipatia: il gesto perpetrato dalla donna, tuttora ricercata, avrebbe potuto avere conseguenze devastanti per Van Der Poel, che ai microfoni di NOS ha commentato il tutto con la solita nonchalance. "Ho visto qualcosa di bianco lanciato nella mia direzione, ma non ho avuto il tempo di vedere cosa fosse. Sembra che non a tutti piaccia vedermi correre: pazienza, non mi interessa". Insomma, stavolta il figlio di Adrie Van Der Poel, nonché nipote di Raymond Poulidor, risponde con classe e stile e senza abbassarsi al livello della signora sula quale pende una denuncia contro ignoti che potrebbe diventare qualcosa di più in caso di riconoscimento.

Evenepoel operato e dimesso

Intanto comincia a vedersi la luce in fondo al tunnel per Remco Evenepoel, operato alla clavicola rotta in occasione del Giro dei Paesi Baschi 2024, la corsa che ha tolto di mezzo per lungo tempo anche Jonas Vingegaard e Jay Vine. L'intervento è riuscito e ora per il belga, già dimesso, comincerà la fase di recupero con vista sul Tour de France 2024: discorso analogo per Vingegaard, che però se la passa molto peggio.

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