Giro d'Italia 2023, le dichiarazioni dei protagonisti

Alla vigilia dell'inizio dell'ultima settimana, alcuni big si concedono ai microfoni: da Thomas ad Almeida, passando per la sorpresa Leknessund

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
22 maggio 2023
Joao Almeida (Ansa)

Joao Almeida (Ansa)

Roma, 22 maggio 2023 - Il primo giorno di riposo del Giro d'Italia 2023 aveva portato in dote il terremoto legato al blitz del Covid in gruppo e in particolare al ritiro dell'allora maglia rosa Remco Evenepoel: il secondo e ultimo sarà ricordato da tutti per l'emozionante annuncio di Mark Cavendish, che a fine stagione appenderà la bici al chiodo. Non solo: per molti protagonisti è stata l'occasione per tracciare un primo bilancio di una corsa che, sotto certi aspetti, fatica a decollare.  

Le dichiarazioni di Thomas e Almeida

  Senza le tante fughe andate in porto oggi si parlerebbe soltanto di un Giro piuttosto noioso ai piani altissimi di una classifica generale dove vige il massimo tatticismo, come confermato dall'ex maglia rosa Geraint Thomas, che ha risposto chiaramente alla domanda più gettonata del momento. "Io non attacco per divertimento, ma solo per puntare alla graduatoria". Parole che avvaloreranno la tesi dei tanti appassionati di ciclismo che negli anni scorsi criticavano le strategie estreme del vecchio Team Sky. Sulle strade di Bergamo uno dei pochi big a provare una fiammata è stato Joao Almeida, oggi quarto in una classifica generale guidata dalla sorpresa Bruno Armirail: non esattamente l'uomo che spaventa di più il portoghese dell'UAE Team Emirates, che ha le idee chiare sui propri obiettivi. "Fin qui è andato tutto bene sia per la squadra, che ha vinto due tappe, sia per me: c'è una bellissima atmosfera tra noi. Io sto bene e pedalo sempre meglio in salita sperando di centrare il podio: da ora in poi ci saranno tante ascese, ma penso che i distacchi saranno minimi fino a sabato". Musica per le orecchie chi già oggi si sta annoiando in questo Giro anomalo e con i big a procedere sempre compatti e a passo d'uomo. Qualcosa però, nei prossimi giorni, dovrà succedere per forza tra i nomi più attesi, che in un modo o nell'altro saranno chiamati a spezzare l'equilibrio. Già, ma chi accenderà la miccia? "Forse Primoz Roglic è il migliore, ma non sottovaluterei neanche Damiano Caruso".

Le dichiarazioni di Leknessund

  Appena dietro Almeida in classifica generale si staglia la sagoma di Andreas Leknessund, l'ormai ex sorpresa che non ha intenzione di smettere di sognare. "Il Giro è lunghissimo: sembra passata un'eternità dalla cronometro iniziale. Finora sono stato stupito a mia volta delle mie qualità, così come lo sono di questo tatticismo che sta un po' paralizzando una corsa che sta comunque risentendo delle tante defezioni importanti che ci sono state". Insomma, qualche critica a quanto visto finora arriva anche dall'interno: a parlare è il corridore del Team DSM, che mette nel mirino un risultato storico. "Potrei diventare il miglior norvegese per piazzamento in un Grande Giro: è uno stimolo forte a fare bene, ma so che l'ultima settimana non sarà semplice. A cominciare dalla tappa di domani, che sarà molto difficile: io però non ho paura e, soprattutto, non ho niente da perdere".

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