Ciclismo, colpo di scena: Lefevere lascia la Soudal Quick-Step
Il dirigente belga entrerà nel consiglio di amministrazione a titolo onorario, ma farà spazio in ammiraglia a Jurgen Foré: "Con lui la squadra sarà in ottime mani"
Roma, 11 dicembre 2024 – Il colpo di scena del ciclomercato arriva dalle ammiraglie: Patrick Lefevere il 31 dicembre lascerà la Soudal Quick-Step dopo ben 21 anni di militanza e, soprattutto, zero preavviso.
I dettagli
Per capire la longevità della gestione del dirigente belga bisogna riavvolgere il nastro fino al 2003, quando la Mapei si fuse con la Domo-Farm Frites, dando il via all'avventura che dura finora e che ha creato il cosiddetto 'Wolf Pack': da allora in carniere sono finiti quasi 1000 successi, tra i quali ben 22 Classiche Monumento e un Grande Giro, la Vuelta 2022 vinta da Remco Evenepoel. Curiosamente, questo autunno si era aperto con le voci di addio che riguardavano proprio il classe 2000, corteggiato dalla Red Bull-Bora-Hansgrohe. Non se ne fece nulla, ma l'occasione fu propizia per assistere all'ennesimo Lefevere show: un attacco frontale all'omologo Ralph Denk, reo di essere entrato a gamba tesa su un proprio tesserato. L'ex ciclista, professionista dal 1976 al 1979, è sempre stato un vulcano attivo che ora però non sparirà totalmente dal pianeta Soudal Quick-Step, diventando un membro onorario del consiglio di amministrazione insieme a Zenek Bakala, Aurel Van Zyl e Jurgen Foré: a quest'ultimo l'onore e l'onere di diventare il post Lefevere, ma con già una certezza. "Non sarò un suo clone". Neanche il commento proprio del quasi ex team manager si è fatto attendere. "Lasciare un ruolo a cui ho dato così tanto è un qualcosa che ti cambia la vita. Il ciclismo mi appassiona ancora profondamente, ma sentivo che era arrivata l'ora di girare pagina. Ho iniziato a lavorare con Jurgen nei mesi scorsi per facilitare la transizione: alla luce di come si sono evoluti i rapporti con sponsor e partner, penso che la squadra abbia un futuro brillante davanti a sé e che sia in ottime mani".
Le dichiarazioni di Merckx
Da una parentesi, quasi un'era geologica, che si chiude a sorpresa ce n'è un'altra più breve che lo fa, ma con un bel sospiro di sollievo: Eddy Merckx, caduto nei giorni scorsi dalla bici, è stato operato con successo all'anca rimasta fratturata. Guai però a immaginare che questo incidente, non esattamente il primo, possa rappresentare il punto di rottura dell'amore tra il Cannibale e la bici. Anzi: il 79enne, tra il serio e il faceto, già studia le contromisure da adottare quando dai medici, dopo la fase di decorso e riabilitazione che lo attende, arriverà il via libera per tornare in sella. "Sto bene, anche se mi sono spaventato. Il dottore mi ha sostituito l'anca e ha detto che è andato tutto bene: anche a livello di dolore le cose stanno migliorando. Da ora in poi andrò in bici, cosa che potrebbe succedere tra qualche settimana, con le ruotine piccole aggiuntive, quelle che usano i bambini". Insomma, non proprio un'immagine consona con il più grande di tutti i tempi.
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