Mondiali di ciclismo su pista 2024: i convocati dell'Italia
Archiviata quasi del tutto la stagione su strada, i riflettori si spostano sull'ovale di Ballerup: senza la stella Ganna, il compito di trainare gli azzurri toccherà a Milan e Viviani
Roma, 14 ottobre 2024 - Proprio mentre la stagione su strada si avvia verso le battute conclusive, con le ultimissime gare a completare il calendario attese proprio questa settimana, il ciclismo su pista si avvia a vivere una parentesi molto esaltante: i Mondiali, in programma da mercoledì 16 a domenica 20 ottobre a Ballerup (Danimarca) e ai quali l'Italia si presenterà con un roster competitivo ma senza la stella Filippo Ganna.
I convocati dell'Italia
Era stato proprio il piemontese ad anticipare la sua assenza dall'evento alle porte, ma non solo: in vista dell'ultima parte della sua carriera e soprattutto alla luce del brusco calo delle prestazioni di quest'anno, Top Ganna, che ha chiuso la stagione al Gran Piemonte 2024, ha infatti anticipato a denti stretti che nel suo futuro la pista avrà sempre meno spazio. Il ct Marco Velo dovrà dunque fare di necessità virtù, rinunciando alla punta di diamante della sua Nazionale che, non a caso, dal 2018 al 2023 aveva sempre portato in carniere medaglie d'oro, tra titoli individuali e a squadre. Il compito di provare a mantenere alti i colori azzurri spetterà a Jonathan Milan, Elia Viviani, Matteo Bianchi, Davide Boscaro, Renato Favero, Niccolò Galli, Francesco Lamon, Antonio Stefano Minuta, Manilo Moro, Stefano Moro, Daniele Napolitano, Mattia Predomo e Michele Scartezzini, mentre a livello femminile toccherà a Vittoria Guazzini, Chiara Consonni, Letizia Paternoster, Martina Alzini, Martina Fidanza, Miriam Vece e Federica Venturelli: in questo ambito a saltare subito agli occhi è l'assenza di Elisa Balsamo.
Thomas sulla frattura Pidcock-Ineos Grenadiers
Intanto si arricchisce di voci la vicenda che vede il rapporto tra Tom Pidcock e la Ineos Grenadiers ai minimi storici dopo l'esclusione del primo, in odore di passare al Q36.5 Pro Cycling Team, dal Giro di Lombardia 2024. Voci tra l'altro interne, perché dopo il direttore sportivo Zak Dempster tocca al compagno di squadra Geraint Thomas esprimersi su una vicenda che promette altre scintille. "Molti mi chiedono di Tom, ma in realtà non so cosa sia successo. Quel che so è che quando sei il corridore più pagato in squadra è una situazione del cavolo: lui non è contento, la squadra non è contenta e non so come siamo arrivati a questo punto. So che forse le persone accanto a lui in questo momento non lo stanno aiutando". Con la sua proverbiale schiettezza il gallese, sempre intercettato dai microfoni di Eurosport, evidenzia dei punti salienti della vicenda, lo stipendio alto di Pidcock e il malcontento reciproco, prima di scegliere la saggia via della diplomazia: forse non per mediare ma almeno per provare a spegnere il focolaio mediatico. "Ho visto che la sua esclusione è stata una questione dirigenziale, non sportiva, ma non ne so nulla. In fondo, siamo solo corridori e non siamo a conoscenza di questi aspetti. Dispiace perché è una brutta situazione e Pidcock è un grandissimo talento".
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