Pidcock-Ineos Grenadiers, segnali di disgelo

Il britannico, dopo l'esclusione dal Giro di Lombardia e le voci di un passaggio al Q36.5 Pro Cycling Team, si è visto al raduno di Manchester: volti sorridenti e distesi per programmare il 2025

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
4 novembre 2024
Tom Pidcock (Ansa)

Tom Pidcock (Ansa)

Roma, 4 novembre 2024 - La quiete dopo la tempesta: uno dei momenti storicamente più complicati della Ineos Grenadiers era stato ben fotografato dai malumori di Tom Pidcock dopo l'esclusione a sorpresa dal Giro di Lombardia 2024. Al malcontento del britannico, espresso senza mezzi termini sulla propria pagina Instagram, si erano aggiunte le voci di ciclomercato che lo volevano nell'orbita del Q36.5 Pro Cycling Team: voci a sua volta, a detta dei piani alti della Ineos Grenadiers, in qualche modo legate alla suddetta scelta di tener fuori il classe '99 dall'ultima Classica Monumento dell'anno. Insomma, difficile capire quale fronte abbia aperto la crisi tra le parti: fatto sta che oggi arrivano forti segnali di disgelo per il futuro.

I dettagli

Per le squadre, con gran parte dei corridori ancora in vacanza, non è ancora tempo dei ritiri, di norma in programma da dicembre, ma qualche raduno per pianificare la nuova stagione sta già avendo luogo. E' il caso proprio della Ineos Grenadiers, che a Manchester ha avuto un summit per stilare le prime bozze di ciò che sarà nel 2025. Tra i presenti figurava anche Pidcock che poi, insieme ad altri membri del team, ha presenziato anche al match tra lo United e il Chelsea. Segnali di distensione e di disgelo, come evidenziato anche dai volti rilassati ritratti in alcune foto dell'evento, svelate dal giornalista Daniel Benson. Il raduno proseguirà nei prossimi giorni con i primi test medici e con altri incontri per prendere le misure delle maglie e delle bici prima di cominciare a ripensare a ciò che non ha funzionato nella stagione ormai alle spalle. E, nel caso della Ineos Grenadiers, l'elenco è bello lungo, tra rapporti interni logori e strategie di gara non sempre vincenti. Nel grigiore totale, i pochi lampi sono arrivati proprio da Pidcock, che ha ottenuto dei buoni piazzamenti nelle corse di un giorno, il piatto forte anche per il 2025 insieme a un ruolo probabilmente meno di margine nei Grandi Giri.

Il commiato di Uran

Poi c'è chi come Rigoberto Uran nella prossima stagione non tornerà in gruppo cullando, anzi, delle velleità di diventare un calciatore professionista. L'addio ufficiale al ciclismo, non a caso, è avvenuto proprio in uno stadio, l'Atanasio Girardot di Medellin, alla presenza di amici e ormai ex colleghi del calibro di Daniel Felipe Martinez, Sergio Higuita, Santiago Buitrago, Fernando Gaviria, Joaquim Rodriguez e Alejandro Valverde. "Questo è un momento speciale per ogni ciclista. Non sono riuscito a farlo alla Vuelta e quindi saluto oggi a Medellin, dove chiudo con il professionismo. Ringrazio la bicicletta, senza la quale non avrei potuto mantenere la mia famiglia, lottare e ispirare un intero Paese". Se questo è ormai il passato dell'EF Education-EasyPost, il futuro vede Owain Doull fresco di rinnovo, mentre Patrick Bevin, finito il contratto che lo legava al Team DSM-Firmenich PostNL, ha annunciato l'idea di appendere la bici al chiodo. Proprio come fatto da Uran.

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