Tour de France 2024, la favola di Bardet in maglia gialla: "Un finale da sogno"

Mix di gioia ed emozione per il francese, primo leader della classifica generale. Fa invece autocritica Bettiol: "A livello di squadra, con lo scatto di Healy, abbiamo sbagliato qualcosa"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
29 giugno 2024
Romain Bardet (Ansa)

Romain Bardet (Ansa)

Rimini, 29 giugno 2024 - In un ciclismo sempre più tecnologico nel segno di computerini, auricolari e ora anche della discussa 'control room' adoperata dalla Visma-Lease a Bike (e già nel mirino dell'Uci) c'è ancora spazio per il romanticismo e per atleti che mettono tutti d'accordo a prescindere dalla nazionaltità. Il Tour de France 2024 si apre con lo storico Grand Départ dall'Italia, un Paese molto caro a Romain Bardet, che non a caso ha annunciato il ritiro dopo il Giro d'Italia 2025. Quasi come un cerchio che si chiude, il transalpino trova una delle più belle vittorie della sua carriera proprio sul suolo italico: successo della tappa di esordio della Grande Boucle e prima maglia gialla in assoluto.  

Le dichiarazioni di Bardet

  Il sogno del primo leader della classifica generale porta anche la firma di Frank Van Den Broek, il fido compagno di squadra al Team DSM-Firmenich PostNL che è andato in fuga al mattino per poi sacrificarsi in prima persona per il proprio capitano, che sul traguardo di Rimini, raggiunto a fatica alla luce del forcing furioso del gruppo, non ha nascosto l'emozione dopo lo scatto sulla salita di San Leo: quella che sembrava quasi una sparata velleitaria è invece diventata l'azione buona che ha messo nel sacco l'intero plotone. "Il finale è stato da sogno. Indossare la maglia gialla è sempre stato uno dei principali obiettivi della mia carriera e forse non è un caso che io l'abbia raggiunto proprio nell'anno in cui ho approcciato il Tour de France con il sorriso e senza pressioni. Oggi sapevo di dover soffrire perché conoscevo le salite. Sentivo di non avere nulla da perdere e alla fine, nonostante la presenza del vento contrario, è andata bene".  

Le dichiarazioni di Bettiol

  Per un Bardet festante e per il quale tutti gli appassionati di ciclismo hanno fatto il tifo c'è un corridore che mastica amaro: è il caso di Alberto Bettiol, il fresco nuovo campione italiano che per sua stessa ammissione avrebbe volentieri 'oscurato' momentaneamente la maglia tricolore con quella gialla. Invece in casa EF Education-EasyPost regna il caos e l'anarchia allorché Ben Healy, il 'cavallo pazzo' non nuovo a iniziative personali, scatta e di fatto fa quasi da tappo all'inseguimento tirato dalla sua stessa squadra. "Sono contento per come mi sono sentito in una giornata così calda ma comunque bella e che ricorderò per sempre. Bardet e Van Den Broek sono stati bravi, ma noi abbiamo sbagliato qualcosa a livello di strategia: mandare Healy all'attacco ha tolto verve alla nostra rincorsa da dietro, ma le corse sono fatte così. Peccato, perché avremmo meritato di più, ma siamo al Tour de France e il livello è altissimo in ogni grado". Forse anche per questo motivo Bettiol si sfila dai favoriti per la tappa di domani. "Penso che il percorso sia troppo duro per me e già oggi non è stato facile rimanere nel gruppetto ridotto che è arrivato al traguardo compatto".

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