Visma-Lease a Bike e la 'control room' al Tour de France: cos’è e perché l'Uci indaga

Il team lancia il bus tecnologico per migliorare il lavoro dei direttori sportivi in ammiraglia, ma la Federazione teme la violazione dell'articolo 1.3.006 bis

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
28 giugno 2024
Jonas Vingegaard e il bus della Visma-Lease a Bike (Ansa)

Jonas Vingegaard e il bus della Visma-Lease a Bike (Ansa)

Firenze, 28 giugno 2024 – La nuova livrea ufficialmente serve solo per evitare confusione con la maglia gialla e per omaggiare Firenze e il Risorgimento, riscontrando un gradimento quasi unanime degli appassionati, ma chissà che sotto sotto la Visma-Lease a Bike non abbia voluto cambiare qualcosa per provare a invertire il trend negativo di questa stagione. In attesa dei feedback della strada, i primi riscontri generali non sono positivi, come si evince dalle storie tesi con l'Uci aperte dalla tanto chiacchierata 'control room'.

Jonas Vingegaard e il bus della Visma-Lease a Bike (Ansa)
Jonas Vingegaard e il bus della Visma-Lease a Bike (Ansa)

Cos'è la 'control room'

Tutto nasce dall'avvistamento nel capoluogo toscano di un furgoncino gialloblù che ha attirato l'attenzione di curiosi e addetti ai lavori proprio per la scritta sulla fiancata. In realtà, al di là dell'aspetto esteriore, è il contenuto del mezzo ad avere attirato l'attenzione e pure i chiacchiericci. Stando allo squadrone olandese, si tratta di un hub mobile per monitorare in tempo reale le performance dei corridori: una sorta di cervello elettronico che dovrebbe passare al setaccio i dati di Jonas Vingegaard e compagni nel percorso del Tour de France 2024. La questione aveva già fatto storcere il naso agli appassionati, che temono sempre di più la trasformazione del ciclismo in uno sport iper tecnologico, privandolo di quell'aspetto istintivo che tanto piaceva e piace ancora. A pensarla diversamente sono i vertici di una Visma-Lease a Bike che conferma la propria linea che va verso il senso opposto, come ampiamente spiegato dal responsabile delle performance del team Mathieu Heijboer a margine della presentazione dell'evento nella cornice del Teatro del Maggio Fiorentino. La 'control room' è un bus dotato di schermi e tecnologia satellitare avanzata che dovrebbero aiutare i direttori sportivi in ammiraglia a decidere la tattica migliore in tempo reale facendo leva sui dati raccolti e anche sui post dei tifosi in strada per avere un quadro completo della competizione e del percorso.

L'indagine dell'Uci

Dunque, niente che abbia a che vedere con pratiche espressamente proibite, come il monitoraggio in tempo reale del glucosio già finito nell'occhio del ciclone a livello femminile con il caso riguardante Kristen Faulkner, ma forse neanche chiaramente consentite. Da qui l'indagine aperta dall'Uci, che tramite un comunicato non ha nascosto l'esistenza di verifiche in corso per accertarsi della compatibilità della 'control room' con l'articolo 1.3.006 bis del regolamento, quello che riguarda l'acquisizione e la trasmissione dei dati con il fine di tutelare l'integrità e l'equità dello sport, oltre alla supremazia dell'uomo sulla macchina. Insomma, la 'control room', la stanza mobile nel segno di monitor, satelliti e ricevitori radio, rischia di finire in cantina ancora prima di essere utilizzata su strada, confemando così l'anno nero della Visma-Lease a Bike. Finora a macchiarlo erano state le cadute e lo scarso rendimento sia nelle Classiche sia nei Grandi Giri: ora tocca al conflitto aperto con la Federazione per la 'control room', l'innovazione tecnologica presentata con tanto entusiasmo da attirare parecchi brutti pensieri.

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