Tour de France 2025, Jakobsen ci prova: "Sarà complicato, ma farò di tutto per esserci"
A sorpresa l'olandese prova a bruciare i tempi dopo la doppia operazione alle arterie iliache. Un retroscena: "Mi sono affidato ai medici della Soudal Quick-Step perché in Olanda era visto come un intervento a rischio"

Fabio Jakobsen (Ansa)
Roma, 5 giugno 2025 - L'abuso del termine resilienza è risaputo, ma Fabio Jakobsen ne incarna davvero l'essenza: ancora una volta l'olandese dimostra infatti di sapersi rialzare in tempi record da problemi fisici e potrebbe farlo ancora una volta presentandosi al via del Tour de France 2025 nonostante la recente doppia operazione alle arterie iliache.
Le dichiarazioni di Jakobsen
Lo spera l'ex campione europeo ma lo spera anche il suo Team Picnic PostNL, impelagato in una complicatissima lotta per non retrocedere dalla categoria World Tour: servono vittorie e magari proprio grazie alle volate poderose di Jakobsen, che nel podcast 'Speed on Wheels' ha però ammesso che l'ipotesi di presentarsi a Nizza il prossimo 5 luglio, è comunque molto complicata. "Mi chiedono spesso se sarò al Tour de France. La verità è che non so rispondere: sarà una scelta da prendere all'ultimo minuto. Sicuramente ci sono più possibilità che io non partecipi piuttosto che il contrario. Inoltre ci sono molti ragazzi che si allenano da tutto l'anno e che quindi meritano di partecipare. In ogni caso non si può mai sapere e io terrò la porta aperta fino all'ultimo". L'impressione è che Jakobsen, dopo l'ennesimo calvario fisico della sua carriera, sia già soddisfatto degli ottimi riscontri avuti dal proprio corpo fin dalla ripresa degli allenamenti, datata appena un paio di settimane fa. Ben prima, l'olandese aveva scelto di affidarsi alla cura dei medici della Soudal Quick-Step, la sua ex squadra, per decidersi il da farsi in sede operatoria. "Volevo un'opinione indipendente su quello che mi stava succedendo. Quando poi è arrivata la diagnosi ho ovviamente informato subito la squadra". Dunque, nessun incidente diplomatico in vista tra il presente e il passato del velocista: soltanto, a quanto pare, motivazioni legate ai regolamenti dei due Paesi. "In Olanda non operano due arterie contemporaneamente perché è più rischioso: in Belgio invece è stato possibile. Mi sono affidato ad un medico esperto ed è andato tutto bene. Sono riuscito anche a farmi operare abbastanza rapidamente grazie all'aiuto di un mio amico medico che ho conosciuto durante la mia carriera. Tutto questo va oltre la squadra per cui si corre. Ho ricevuto la diagnosi e poi mi sono operato dopo aver informato la squadra: non ho fatto nulla di nascosto ma mi sono sempre consultato con i medici della squadra".
La Visma-Lease a Bike su Kooij e Benoot
A proposito di squadre, nonostante la fresca vittoria del Giro d'Italia 2025 grazie a Simon Yates c'è già subbuglio di ciclomercato in seno alla Visma-Lease a Bike, con Tiesj Benoot e Olav Kooij (a sua volta vincitore di due tappe) quasi messi alla porta dal team manager Richard Plugge tramite i microfoni di Het Nieuwsblad. "Ci sono altre squadre che hanno fatto passi avanti in termini di fondi a disposizione e tentano i nostri corridori pagandoli di più. Poi, ci sono anche gli aspetti sportivi: spesso un corridore vuole delle garanzie che noi non possiamo dargli. Kooij, ad esempio, ci ha spesso detto che è pronto per debuttare al Tour de France, ma noi abbiamo altri obiettivi".
Leggi anche - Napoli, un anno di Conte. Dalle difficoltà iniziali allo scudetto: i momenti clou
Continua a leggere tutte le notizie di sport su