UAE Tour 2025, Pogacar al debutto di stagione: “Un sogno gareggiare con questa maglia”
Lo sloveno, star della corsa di casa dell'UAE Team Emirates XRG, ripensa ai fasti del 2024, tra i quali il successo ai Mondiali: “Un onore avere questo simbolo. Ma ogni nuovo inizio ha delle incognite”

Tadej Pogacar (Ansa)
Roma, 16 febbraio 2025 - L'ultima apparizione su strada del 2024 era coincisa, tanto per cambiare, con una vittoria, quella al Giro di Lombardia che aveva suggellato la migliore stagione della sua carriera, per molti forse addirittura irripetibile: Tadej Pogacar proverà a smentire gli scettici avviando al meglio il suo 2025, a partire dall'UAE Tour, al via lunedì 17 febbraio.
Le dichiarazioni di Pogacar
Nonostante intanto siano passati ben 128 giorni dalla sua ultima corsa, lo sloveno ha già voglia di lanciare un segnale ai rivali e forse anche a se stesso, anche per onorare al meglio quella maglia iridata a lungo inseguita. "Per me essere campione del mondo è un sogno, così come lo è poter indossare questa maglia ogni giorno e poter gareggiare con essa. E' ancora più bello venire nel Paese di origine della mia squadra e potersela esibire". In effetti, in casa UAE Team Emirates XRG le motivazioni nell'UAE Tour sono sempre tante: poi, quando al via si rivede Pogacar, non c'è bisogno neanche di caricare ulteriormente.
Eppure, anche il classe '98 è umano e, in quanto tale, ha qualche fragilità: specialmente quando si è reduci da un inverno lungo e ricco di incognite. "Ogni anno arrivo a inizio stagione con qualche dubbio sulla mia preparazione fisica. Spero che quest'anno la mia condizione sia tale da permettermi di competere a livelli altissimi. Bisogna incrociare le dita affinché tutto vada bene come nella scorsa stagione, ma quello che è certo è che finché io sarò carico e voglioso di tornare a gareggiare so che darò del mio meglio".
In effetti, ciò che emerge dai racconti di amici, colleghi e rivali e anche da qualche contenuto offerto ai fan tramite i propri social è che Pogacar è competitivo anche negli allenamenti: figurarsi nella corsa di casa dell'UAE Team Emirates XRG, che tra l'altro apre la propria stagione forse più complicata, quella nella quale è chiamato al mai banale compito di riconfermarsi. "La cronometro sarà sicuramente importante, ma credo che farà poca differenza, forse giusto una manciata di secondi. Non essendo lunga, credo che le maggiori differenze si faranno con i ventagli qualora ci dovesse essere il vento".
Le dichiarazioni di Trentin
Tra gli amici del fuoriclasse sloveno c'è Matteo Trentin, che ai microfoni di Wieler Revue ha svelato qualche retroscena che conferma proprio quanto si dice sul conto del più forte. "Ho visto alcuni campioni del passato che a volte affrontavano gli allenamenti non al massimo: non è il caso di Pogacar. Non stupisca che mi piace allenarmi con lui solo quando sono davvero in forma. A parte questo, mi piace uscire con lui, ma di solito in salita mi stacca e lì finiscono i miei possibili aneddoti. Tutto quello che posso dire è che è davvero forte e professionale, in gara come negli allenamenti, e che è anche bravo a lavorare sui suoi punti deboli. Negli ultimi cinquanta anni e probabilmente anche nei prossimi cinquanta non abbiamo mai visto altri corridori come lui, l'unico che può avvicinarsi a Eddy Merckx".
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