America's Cup, chi sono i cyclor: i ciclisti che forniscono 2.000 watt di energia a bordo
Su Luna Rossa una squadra mista scelta principalmente in base al peso, per 20-25 minuti non smettono di pedalare come un powebank umano
Roma, 13 settembre 2024 – Chi avrebbe mai pensato che un giorno per far funzionare i sistemi idraulici a bordo di una barca di America’s Cup ci sarebbero voluti dei ciclisti? Eppure dopo oltre 170 anni di storia e un’evoluzione tecnologica degna degli sport più avanzati, la Coppa America ha integrato nell’equipaggio a bordo delle nuove barche volanti anche la nuova figura dei cyclor, un neologismo che nasce appunto dalla crasi tra cyclist e sailor, ciclisti e velisti appunto.
Queste figure a bordo compiono uno sforzo fisico notevole, dovendo appunto pedalare per fornire energia ai sistemi idraulici che consentono ai trimmer di andare a regolare le vele e l’albero. Durante i match race dunque, per 20-25 minuti, questi atleti non smettono di fornire energia, sviluppando circa 2.000 watt, una quantità di energia sufficiente per illuminare una stanza di circa 50 metri quadrati. A bordo di ogni imbarcazione che partecipa alla Coppa America ci sono 4 cyclor, in una squadra che ne conta 8 in totale al fine di fornire anche un ricambio in caso di necessità o di decisione tecnica da parte dello Skipper e del Team. Si tratta dunque di una sorta di powerbank umano che a testa bassa non si ferma fino a che l’imbarcazione non ha concluso il sesto lato di regata e ha tagliato il traguardo. I cyclor devono avere un peso compreso tra i 95 e i 110 kg, un dato che non è banale e che ha reso ancora più difficile la ricerca degli atleti giusti da far salire a bordo. Per questo nella selezione non si è guardato soltanto al mondo del ciclismo ma anche ad esempio a quello del canottaggio che per sforzo e prestazione ha caratteristiche simili. Il Power Team di Luna Rossa ad esempio vanta un solo ciclista e alcuni atleti provenienti dal mondo degli sport di vela. In particolare, la squadra dei cyclor dell’imbarcazione italiana conta sugli ex canottaggio Romano Battisti (medaglia d’argento a Londra 2012), Emanuele Liuzzi (bronzo ai Mondiali di Sarasota), Bruno Rosetti (bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020), Nicholas Brezzi (sette campionati del mondo e molteplici medaglie), Cesare Gabbia (diverse medaglie tra mondiali ed europei) e Luca Kirwan (partecipazione ai Mondiali U23 del 2019). Paolo Simion viene dal mondo del ciclismo professionista (tre Giri d’Italia e vittoria dell’ultima tappa del Giro di Croazia), mentre Enrico Voltolini, oltre ad essere boat captain dell’AC40, ha partecipato a due campagne olimpiche in Finn e Star e si è aggiudicato diverse regate internazionali. Mattia Camboni, infine, è un ex campione di windsurf (diverse medaglie d’oro e d’argento e un quinto posto ai giochi di Tokyo). Ognuno di loro segue un allenamento specifico, con il team che ne segue l’alimentazione e ne monitora le prestazioni passo passo. Anche quando si svolgono due match race nello stesso giorno, gli atleti si mantengono in attività con una sessione specifica tra un match race e l’altro. “Il programma dei cyclor è stato molto impegnativo – ha spiegato Max Sirena, Skipper e Team Director di Luna Rossa Prada Pirelli –. Non appena abbiamo saputo che il nuovo Protocollo prevedeva la presenza dei ciclisti a bordo, ci siamo subito messi in contatto con i vertici di questo sport in Italia per capire quale fosse il profilo fisico migliore per noi”.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su