Milan, Fonseca: “Qui per vincere ed entrare nella storia rossonera”

Il nuovo allenatore rossonero presentato a Casa Milan: “Ibrahimovic mi ha mostrato la sala trofei e mi ha detto che c'è ancora spazio...”

di LUCA MIGNANI
8 luglio 2024
Fonseca e Ibrahimovic alla conferenza-stampa a Casa Milan

Fonseca e Ibrahimovic alla conferenza-stampa a Casa Milan

Milano, 8 luglio 2024 - “Ringrazio per l'accoglienza di questi giorni, grazie anche alla società per la fiducia. Arrivo in un club che vuole vincere, ho visto la sala trofei ed ho l'ambizione di entrare in questa storia. Zlatan mi ha fatto vedere che c'è spazio per nuovi trofei”. Queste le prime parole di Fonseca Inizia infatti oggi, lunedì 8 luglio, la nuova stagione del Milan. Prima tappa, la presentazione dell'allenatore portoghese, a Casa Milan, sotto gli occhi del presidente Paolo Scaroni, dell'amministratore delegato Giorgio Furlani, del direttore tecnico Geoffrey Moncada e del senior advisor di RedBird Zlatan Ibrahimovic. Proprio Ibrahimovic ha preso parola inizialmente: “Stiamo lavorando, non abbiamo fretta, siamo carichi, c'è tanta fame e voglia di iniziare”. Poi, ecco Fonseca: “Ho apprezzato tante volte Baresi e gli altri giocatori che qui hanno fatto la storia. So di avere grandi responsabilità, ma è anche un grande orgoglio”.

Un contestatore isolato fuori da Casa Milan
Un contestatore isolato fuori da Casa Milan

“Dobbiamo inserire elementi per migliorare la squadra, ne siamo consapevoli. Ma il gruppo è già buono”, ha proseguito il tecnico. A tal proposito, all'ingresso della sede, prima della conferenza, un contestatore isolato e pacifico con un cartello in latino: “Cardinale, fino a quando abuserai della nostra pazienza?”. Fonseca ha spiegato le sue idee: “Il Milan deve avere un calcio offensivo, è nel suo Dna. Per vincere dobbiamo essere dominanti, coraggiosi, reattivi. Non dobbiamo lasciare il tempo di pensare alle altre squadre. Voglio vincere e voglio farlo con la qualità del gioco, che renda orgogliosi i tifosi. Voglio dare un'identità forte”. Il tecnico, sulla giacca, ha una spilla con la bandiera dell'Ucraina: “Penso sia importante non dimenticare quello che sta succedendo”. Sul mercato: “Tutti sanno che ci serve un centravanti. Stiamo cercando l'attaccante giusto. Con una squadre che vuole giocare negli ultimi 30 metri, serve un giocatore forte qui. Sappiamo chi vogliamo”.

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