Tour de France, tappa 2: le pagelle / Il pubblico e Vauquelin, lo spettacolo è doppio

Folla straripante nel weekend italiano, il debuttante fa subito centro. Pogacar non si smentisce, ma Vingegaard è pronto

di ANGELO COSTA
30 giugno 2024
Tadej Pogacar

Tadej Pogacar

Le pagelle della seconda tappa del Tour de France 2024. 10 alla PARTENZA ITALIANA. Dopo una presentazione delle squadre un po’ tiepida, la corsa si scalda tra la Toscana e la Riviera e diventa persino torrida fra la Romagna e Bologna. E’ un weekend dove il pubblico è degno dell’evento: non si limita ad assistere allo spettacolo, ma è uno spettacolo. 9 a KEVIN VAUQUELIN. Ha 23 anni, viene dalla terra di Anquetil (la Normandia), va forte in salita e a cronometro: a sentire i suoi connazionali, che ne hanno sbagliati tanti, è quello che potrebbe finalmente interrompere il digiuno francese al Tour. Debuttante nella corsa gialla, al secondo giorno vince seminando tutti: se questa è la premessa… 8 a TADEJ POGACAR. Al primo passaggio da San Luca accende la folla semplicemente allungando per prender le borracce, al secondo accende la corsa con un allungo vero. Non gli basta per staccare Vingegaard, ma adesso oltre alla maglia gialla in coabitazione ha la certezza che il danese si è presentato al Tour perché è da corsa 8 a JONAS VINGEGAARD. Mentre la malasorte continua a prendersela con la sua Visma (in Romagna cadono Van Aert e Jorgenson, il giorno prima erano finiti in terra Kedlderman e persino un massaggiatore), lui continua a correre come se fosse in gita: non è più un sospetto che dietro tanta tranquillità (e rendimento) si nasconda il vero Jonas. 5 a PRIMOZ ROGLIC. Di tutti i candidati all’albo d’oro era il più indicato a fare i fuochi d’artificio su San Luca, se non altro per averci vinto tre giri dell’Emilia e aver conquistato una maglia rosa. E invece a mancare è proprio lui ed è una sorpresa: sia stato il grande caldo o un piccolo passaggio a vuoto, sarà già il Galibier domani a dirlo.

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