A Bologna l’omaggio dell’Italvolley a Giuseppe Brusi

I familiari dello storico dirigente ravennate hanno ricevuto una targa prima dell’amichevole con l’Argentina

20 luglio 2024
L’omaggio dell’Italvolley a Cesare Brusi

L’omaggio dell’Italvolley a Cesare Brusi

Si è disputata, nel vecchio "Madison" di Piazza Azzarita a Bologna, l’ultima amichevole di preparazione prima della partenza delle Nazionali per i Giochi di Parigi. Davanti a 5000 spettatori Italia e Argentina hanno dato spettacolo, divertendo il pubblico e dimostrandosi pronte per il grande appuntamento olimpico.

Gli azzurri, sono andati in vantaggio 2-0, ma hanno vinto solo dopo un combattuto tie-break. Prima della partita spazio ad alcune altre iniziative: sono stati diramati i calendari dei campionati (per la Consar esordio interno il 6 ottobre contro il Fano di Coscione e Mengozzi) e si sono svolte due cerimonie per ricordare il bronzo olimpico di Los Angeles 1984 e il dirigente ravennate Giuseppe Brusi, scomparso l’anno scorso.

Poche le parole pronunciate dal presidente Fipav Giuseppe Manfredi (che aveva conosciuto Brusi solo negli ultimissimi tempi), ma molto sentito il ricordo dalle numerose personalità del volley presenti, dai "suoi" ex giocatori, a dirigenti federali e di Lega, ai giornalisti, senza dimenticare i tanti avversari che ne apprezzarono il carattere "acceso" e leale. La targa-ricordo è stata ritirata dalle "donne di Peppone": la moglie Rina, la figlia Barbara e la nipote Bianca, giunte a Bologna "scortate" dagli allenatori Angelo Ghigi e Daniele Ricci, due fedelissimi negli staff sportivi creati da Brusi. "E’ stato un momento commovente – ha commentato la signora Rina – e abbiamo molto apprezzato l’impegno del presidente a ripetere l’iniziativa associando, ogni anno, una partita della Nazionale al ricordo di Giuseppe".

Un po’ di Ravenna anche nella premiazione dei reduci di Los Angeles 1984, scesi in campo prima della partita degli azzurri con una maglia celebrativa con il numero 84. Fra di loro, insieme al professor Prandi (che guidò la squadra insieme al compianto vice bolognese Zanetti) e a campioni mitici come Lucchetta, Bertoli, Lanfranco, Dall’Olio, sono stati premiati gli ex Messaggero Fabio Vullo e Giovanni Errichiello. A fine partita ressa di giovanissimi fans intorno agli azzurri.

Fra i più ricercati, come sempre, Alessandro Bovolenta (neanche un minuto di campo per lui a Bologna), che però ha dedicato i pochi istanti disponibili alla mamma Federica, sempre presente al suo fianco. "Sei stato felice per la convocazione olimpica?" è stata l’unica domanda concessa al Carlino, a cui mamma Federica ha risposto con la tradizionale ironia romana, confermando la gioia per questo grande traguardo (che replica quello di papà Vigor per Atlanta ’96 e Pechino ’08) e trascinando i presenti in una risata generale.

Marco Ortolani

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