Coach Petrella. "Approccio sbagliato. Risultato inaspettato»

Petrella è amareggiato dopo la sconfitta contro Piacenza. Il coach commenta: "Dobbiamo andarci a prendere le cose, pronti a battagliare". Bilancio: 4 sconfitte, 3 a 0 in casa. Dobbiamo decidere se rispondere o aspettare che la situazione si risolva da sola.

27 dicembre 2023
"Approccio sbagliato. Risultato inaspettato"

"Approccio sbagliato. Risultato inaspettato"

Un Petrella amaro quello che a fine partita si approccia ai microfoni ancora inconsapevole dello scherzo giocatogli da Piazza e Lorenzetti, con Perugia prossima avversaria in Coppa Italia, un everest da scalare ancora più ostico rispetto a Piacenza. Il commento alla partita è lapidario: "Aspettarsi questo risultato era difficile – commenta il coach (in foto sotto) – non volevo un match così dal punto di vista agonistico. Certo, sapevo che Piacenza era un’avversaria ostica, solida, che ha cose rodate e precise su cui puntare. Sapevo che avrebbero battuto bene, difeso tanto, toccato a muro, lo fanno da qualche anno, ma noi non siamo stati preparati a rispondere con le nostre armi".

L’intermezzo è su Federici, mandato in campo di nuovo anche per condizioni di forza maggiore: "Federici ha giocato perché Gollini non si è allenato negli ultimi due giorni, è stata comunque una scelta obbligata, Gollini non poteva entrare. Chiaramente si sente un’assenza così lunga, per Federici, e non può sopperire con l’esperienza data la giovane età". Alla fine del girone d’andata è ovviamente inevitabile tracciare una prima linea, sui risultati e sull’identità: "Il bilancio? Sì sono arrivate quattro sconfitte, tre per 0-3 in casa. Siamo un gradino più sotto delle squadre più forti, questo è un fatto. Cui dobbiamo decidere se rispondere, o aspettare che questa cosa, per così dire, ‘si risolva da sola’. L’approccio agonistico di oggi (ieri, ndr) fa propendere per un’attesa, ma non è quello che vogliamo. Dobbiamo giocare questi match da protagonisti, con Piacenza non siamo riusciti a farlo: ci confronteremo, evidentemente non sono passate le mie parole perché l’aspetto agonistico non ci può mancare, dato che non siamo i più forti. Dobbiamo andarci a prendere le cose, pronti a battagliare".

a.t.

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