Consar "A Porto Viro numeri incredibili"
Bonitta dopo l’exploit in trasferta: "Nel tiebreak abbiamo avuto il 70% in attacco. La classifica? Il secondo posto dista due punti"
Miglior chiusura di fine anno non poteva esserci. In vista di un 2024 scoppiettante e ricco di attese, la Consar Ravenna si è messa avanti con i lavori, vincendo a Porto Viro 3-2, in una gara dai tanti risvolti, di classifica, di blasone e, anche, emotivi, vista l’origine di Alessandro Bovolenta che, con nonni e amici dei nonni in tribuna, ha vissuto la parte più bella della sua infanzia, nei luoghi di nascita del padre Vigor. Ovviamente non può che essere soddisfatto il coach dei bizantini, il ravennate Marco Bonitta profeta in patria, come lo è stato sabato sera Alessandro Bovolenta con i suoi 22 punti.
"Il bilancio di questa prima parte dell’anno – spiega lo stesso Marco Bonitta – non può che essere positivo. Vincere 3-2 a Porto Viro, in questo modo, è davvero da grande squadra, con un primo set rimontato quando potevamo perdere e un terzo set perso che si poteva anche vincere. Poi un tiebreak con percentuali davvero incredibili: il 70 per cento in attacco sono numeri notevoli per una squadra giovane come la nostra". Come ovvio che sia giocare uno strepitoso tiebreak non può che incanalare la partita per la giusta strada, visto che è il set che decide la gara. E i ravennati hanno messo a segno 11 attacchi-punto, 1 ace, usufruendo di 3 errori avversari. Insomma si sono andati a prendere il match con la forza e la qualità. Forza e qualità che hanno portato i romagnoli alla quinta vittoria consecutiva, con 1 sola sconfitta nelle ultime 9 partite giocate, peraltro in casa della capolista Grottazzolina. "Abbiamo una squadra molto equilibrata – continua Marco Bonitta – con 3 o 4 giocatori intercambiabili: recentemente abbiamo giocato un paio di partite senza diversi titolari, eppure abbiamo vinto lo stesso. A inizio stagione ci eravamo dati l’obiettivo di stare tra le prime sei squadre della classifica e siamo quarti, con vista sul secondo posto di Pordenone, che ha appena 2 punti in più di noi. Del resto anche Brescia, però, è sesta ma ha solo 4 punti in meno, quindi va bene guardare avanti ma pure controllare alle nostre spalle".
A Porto Viro la squadra e Alessandro Bovolenta, hanno dato prova di grande maturità: "Abbiamo sempre avuto picchi di gioco – conclude Bonitta – stiamo lavorando per avere un livello costante, ovviamente verso l’alto: del resto questi sono pregi e difetti della gioventù. Bovolenta? A fine gara i nostri sguardi si sono incrociati: per questo è rimasto a Ravenna. Lui vuol diventare un giocatore chiave ad alto livello e può farlo davvero. Ma restare in A2 voleva dire proprio questo: schiacciare gli ultimi 3 punti del tiebreak e contribuire in maniera determinante alla vittoria".
Ugo Bentivogli
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