Dai play-off alla zona retrocessione: "Ora tre gare col coltello tra i denti"

Fanuli: "Sento la fiducia di società e giocatori, altrimenti non sarei qui. Sapevo che sarebbe stata dura salvarsi"

di DAMIANO REVERBERI -
5 marzo 2024
Dai play-off alla zona retrocessione: "Ora tre gare col coltello tra i denti"

Dai play-off alla zona retrocessione: "Ora tre gare col coltello tra i denti"

Testa bassa e lavorare. Il day after la sconfitta interna per 3-0 con Cuneo, che ha fatto scivolare la Conad al penultimo posto della classifica di Serie A2 (che significa retrocessione), ha visto la formazione giallo-rossa riposare, alla ricerca di ritrovare se stessa e preziose energie psicofisiche per affrontare il finale di stagione e scansare la retrocessione.

Fabio Fanuli, tecnico della squadra cittadina, non nasconde le difficoltà attuali ma ha fiducia nei suoi per quest’ultimo trittico di gare: Ravenna (sabato in via Guasco), la trasferta di Ortona e l’ultimo match casalingo con Brescia le sfide senza ritorno per risollevare una situazione divenuta davvero complicata.

Coach, si aspettava questa involuzione dopo una prima parte di stagione dove la Conad aveva dato battaglia su ogni campo, posizionandosi in zona playoff?

"Abbiamo iniziato giocando ad alto livello, poi una serie di situazioni ci hanno portato dove siamo ora. Trovo poco sensato fare analisi in questo momento sul perché e sul per come siamo arrivati qui, dobbiamo necessariamente concentrarci sul presente, giocando queste ultime 3 gare col coltello tra i denti".

La situazione di classifica si è complicata notevolmente.

"Già, la vittoria di ieri di Castellana Grotte complica le cose. La realtà, si dice, va presa così com’è e non come vorremmo".

Tre squadre a pari punti, mentre il fanalino Ortona sembra ormai spacciato: su chi delle due tra Castellana e Aversa fare la corsa per evitare la retrocessione?

"Di questo aspetto ne parlo coi ragazzi già da tempo. Per esperienza, nelle ultime giornate, non si sa mai quel che accade, anche in base agli obiettivi delle squadre: ci sono troppe variabili in gioco per sprecare tempo ed energie rispetto a quello che faranno le nostre rivali, dobbiamo fare più punti possibili. E’ dura, ci vuole carattere per venirne fuori e dobbiamo dimostrarlo".

Il presente della Conad si chiama Ravenna, di scena sabato al PalaBigi nell’anticipo.

"Lo scorso anno, contro di loro, svoltammo. Dobbiamo trovare il modo di venirne fuori, indipendentemente dalle nostre difficoltà attuali".

Avrà a disposizione Marks e Suraci, che nell’ultimo match erano fuori?

"Per questo finale considero di avere tutti a disposizione, ma da me non sentirete mai parlare di infortuni o di assenze".

Per chiudere: è mai mancata la fiducia da parte della società o del gruppo? Ha pensato di gettare la spugna?

"Dalla dirigenza ho sempre sentito grande vicinanza, mentre il gruppo ha dimostrato di considerare corretto il lavoro proposto, stessa cosa per lo staff tecnico che collabora con me. Sapevo fin dal principio che sarebbe stata dura salvarsi e conto a mettercela tutta per farlo: se questa fiducia fosse mancata, non sarei qui".

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