Fipav, accuse e squalifiche. Anche il Comune si attiva
Il comitato territoriale commissariato per l’affaire contratti ai collaboratori. Baracchi: "L’amministrazione chiederà alla federazione di risolvere la situazione".
Un ultimo capitolo si è aggiunto alla triste vicenda delle accuse, delle dimissioni e poi del commissariamento in seno al comitato territoriale Fipav (Federazione italiana pallavolo) di Modena, ed è la nota stampa con cui si è dato conto della risposta dell’assessora Grazia Baracchi a un’interrogazione presentata dal Movimento Cinque Stelle sul tema in consiglio comunale. Ma andiamo con ordine.
Richiesta deferimento. Il 20 dicembre un terremoto scuote la Fipav cittadina presieduta da Alessandro Clò: la Procura Federale ha aperto un’indagine sulla presunta irregolarità dei contratti sottoscritti ai collaboratori Pedroni e Marinelli (già consiglieri), la cui incompatibilità di carica in teoria sarebbe nata dalle nuove norme sul lavoro sportivo. Dopo una prima segnalazione da Roma, Pedroni e Marinelli si erano dimessi dal consiglio territoriale, ma l’indagine avanza. Agli indagati vengono dati 7 giorni (con in mezzo le vacanze di Natale) per presentare una memoria difensiva.
La memoria difensiva. I pilastri su cui si basa la difesa presentata il 27 dicembre dall’avvocato Gollini, già presidente Fipav Modena, poi Consigliere Nazionale dimessosi in aperta polemica col presidente Fipav Nazionale Manfredi, sono questi: non c’è nessuna norma che vieti ai consiglieri di avere incarichi di collaborazione; a Modena il presidente non ha mai agito senza prima passare dal consiglio; si rispedisce al mittente l’accusa di aver sottratto ingenti capitali al comitato, i cui bilanci sono in ottima salute.
Deferimento, dimissioni, commissario, attività. Il 25 gennaio il consiglio e il presidente si dimettono, a seguito delle accuse formulate dal Procuratore Federale, che si allargano anche a presidente (Gollini, in foto con Clò) e consiglio precedenti. Roma nomina il consigliere Francesco Apostoli come commissario del comitato territoriale. Nel frattempo a Modena non si svolgono le attività per i più piccoli (Volley S3) né le più giovani categorie. Annullato lo storico appuntamento ’Volley in maschera’, festa che si è sempre svolta al PalaPanini.
Riunione con Manfredi. L’8 marzo il presidente Nazionale sale a Modena per incontrare le società. Riunione che porta a un nulla di fatto, con le società modenesi che in maniera quasi unanime continuano a difendere consiglieri e presidenti.
Le squalifiche. Di giovedì il testo con le sospensioni dall’attività per 12 mesi dei consiglieri e di 14 per i due ex presidenti Clò e Gollini, con la sentenza che si concentra di nuovo sui capitali ‘indebitamente’ destinati ai due collaboratori e sul fatto che non sia provato che le loro mansioni retribuite non fossero già inserite nell’attività istituzionale da rendere a titolo gratuito.
Grazia Baracchi. Ieri la nota stampa dell’assessora: "L’amministrazione, anche se non può intervenire direttamente, può fare le pressioni necessarie perché la federazione nazionale risolva una situazione che ha ricadute sportive e sociali importanti" si legge. L’impressione è che la politica cittadina si muoverà ulteriormente.
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