Il volley femminile in lutto. Addio all’ex patron Pini

Si è spento all’età di 76 anni uno dei fautori dell’ultimo scudetto gialloblù. Con la Phone Limited Modena tagliò tutti i traguardi, sia nazionali che europei.

di RICCARDO CAVAZZONI
23 novembre 2023

Il volley femminile in lutto. Addio all’ex patron Pini

La pallavolo femminile modenese, almeno di club di alto livello, vive ormai soprattutto nei ricordi, ricordi anche abbastanza lontani, se pensiamo che sono passati più di 23 anni dall’ultimo scudetto, targato Phone Limited Modena (vincente anche in Europa), ed indissolubilmente legato all’allora patron Francesco Pini, che proprio ieri è mancato a 76 anni, e la cui notizia è arrivata al vostro estensore, grazie ad un messaggio sui social, moderno, ma dolcissimo, come sono dolci i ricordi dei nipoti nei confronti dei nonni.

"Buongiorno, mi scusi se la disturbo, sono Ginevra Pini, sono la nipote di Francesco Pini, ex presidente del Volley Modena femminile negli anni 2000: volevo informarla che mio nonno è venuto a mancare, e sapendo quanto mio nonno fosse legato a Modena, volevo chiederle di scrivere qualcosa in sua memoria, ricordarlo per quello che ha fatto, so che sarebbe contento...". Ritorna così alla memoria Francesco Pini, istrionico fiorentino che approdò a Modena alla fine degli anni Novanta, la fece grande vincendo tutto quello che c’era da vincere, per poi scomparire, nella sua Sesto Fiorentino, da cui però seguiva le vicende modenesi, ci rivela proprio la nipote Ginevra, intraprendente ragazza dei suoi tempi, che per ricordare il nonno a cui era, come gli altri nipoti, affezionatissima, non ha esitato ad usare gli strumenti moderni. "Il nonno è mancato proprio oggi (ieri per chi legge, ndr), ma già da venerdì ci avevano avvertito, aveva ormai tante patologie, ma fino all’ultimo è rimasto lui, con il sorriso, e la battuta pronta, e quella sigaretta, che ormai faceva parte di lui, ’ora son come novo’, diceva sempre quando lo andavamo a trovare".

Era rimasto legato a Modena? "Sempre ci raccontava sempre tutto, prima di tutto della squadra fantastica che aveva messo insieme, poi dell’affetto della gente di Modena: per lui quelli erano stati i suoi anni d’oro, ne era molto fiero".

Vi ha mai raccontato come è andata a finire?

"No, credo che, per quanto gli piacesse la ribalta, avesse anche un po’ di pudore: di sicuro era molto dispiaciuto, ma non ha mai più provato a fare niente. Dopo i figli sono cresciuti, siamo arrivati noi nipoti, siamo in quattro, ed a parte seguire un po’ mio padre Filippo, che arrivò a giocare in C1 di volley, non ha fatto altro, ma era pur sempre presente per noi nipoti".

Dei giornalisti di Modena cosa diceva?

"Era contento gli piaceva la ribalta: per noi resterà sempre il nonno della foto che avete messo su giornale tre anni fa, col suo sorriso, e la sua sigaretta. Le svelo un segreto, quando s’è trattato di scegliere la sua ultima foto, abbiamo usato proprio quella (in foto, fotofiocchi), perché era proprio lui, ed io vorrei che fosse ricordato per quello che era, e per quello che ha fatto".

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