In campo con la mamma

Stessa squadra per Katarina Kovacova e la figlia Carolina .

di GIULIANA LORENZO -
16 novembre 2023
In campo con la mamma

In campo con la mamma

Tale madre, tale figlia. Ed è proprio il caso di Katarina Kovacova e di Carolina Boccia. Se la prima, “classe“ 1981, ex giocatrice della Uyba Busto Arsizio, le avesse trasmesso solo la passione e l’amore per il volley non ci sarebbe stato nulla di particolare. Invece, il loro percorso è fatto di rivalità e di un destino condiviso. La cronistoria di un rapporto che va oltre la parentela inizia nel 2021. All’epoca le due si trovano divise da una rete, avversarie, occhi negli occhi. La Kovacova, opposto slovacco naturalizzata italiana, gioca con il Volley Garlasco. Dall’altro lato, la figlia Carolina, classe 2004, è impegnata tra le fila dell’Uyba Volley Giovani. Il palazzetto che ospita una sfida dal sapore unico è lo stesso dove Katarina ha giocato dal 2008 al 2010. In quegli anni conquista, tra l’altro, quella che è stata la prima Coppa Cev per la storia del club (e l’anno dopo, a Villa Cortese, mette in bacheca la Coppa Italia). Quando la giocatrice sferzava colpi e attacchi, tra gli spalti dell’ex PalaYamamay oggi E-Work Arena. c’era una tifosa speciale: Carolina.

Tra quelle quattro mura nasce l’interesse per la pallavolo e a Busto si avvicina al mondo sportivo facendo minivolley. I primi palleggi si trasformano in schiacciate e la Boccia, che gioca nel ruolo di banda, da essere seduta a guardare la madre si ritrova a giocarci contro. In campo, anche se la chiama sempre mamma, Carolina non si risparmia e senza nessun tipo di reverenza decide di mirare, il servizio, per due volte, sulla madre. La Kovacova, ai tempi diceva: "Spero un giorno di poter giocare insieme a mia figlia".

Il sogno, da essere chiuso nel cassetto, in un paio di anni è diventato realtà. Le due, infatti, da questa stagione, sono compagne alla Florens Vigevano, in serie B2. A inizio annata si sono ritrovate a darsi il cinque, senza essere separate da nessuna rete e a ottobre, il 15, a giocare per alcune rotazioni insieme a pochi centimetri l’una dall’altra (contro Castellanza). Una storia che richiama alla memoria quella della cestista Laura Marcolini e della figlia Carlotta Zanardi. Le due nel 2018 indossavano la stessa casacca, in Serie B, alla Brixia Brescia. La Marcolini è poi diventata team manager e ha iniziato a seguire la playmaker da dietro le quinte mentre la Kovacova non ha, per il momento, intenzione di appendere le ginocchiere al chiodo. Di giorno è commessa part time, il pomeriggio allena altri ragazzi e la sera continua, sempre in palestra, ma lavorando in prima persona con la formazione di Vigevano, guidata da Stefano Colombo. Nonostante l’età l’ex di Busto, che per un periodo ha smesso e poi ha ripreso, è titolare mentre la figlia, di base, parte dalla panchina visto la poca esperienza rispetto ad altre titolari. Carolina, tra l’altro, ha mosso i primi passi seguendo non solo le orme della mamma ma pure quelle del padre Martin Boccia, ex pallavolista argentino che è stato il suo primo allenatore a Ferno (vicino Varese dove oggi vivono).

L’unico immune al fascino di schiacciate e bagher è stato il più piccolo di casa, Matias che ha preferito la pallacanestro. Se l’ex opposto di A1 ha ancora l’accento slovacco, la Boccia invece ha la cadenza siciliana. È infatti nata ad Agrigento negli anni in cui l’opposto giocava in Sicilia, a Marsala. Oggi, oltre la carriera da pallavolista, coltiva la passione per le lingue e studia alla Statale di Milano presso la facoltà di Lingue e letterature straniere. La loro unione sta portando molto bene. Il campionato va al meglio con la Florens prima in classifica (sei vittorie su sei match) grazie al contributo di Kovacova ma anche di un’altra giocatrice d’esperienza. Nel roster c’è, tra le altre, Valentina Cozzi, libero, con esperienza decennale tra serie A e B.

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