La Valsa si lecca di nuovo le ferite. Piacenza, un colpaccio possibile
Ancora una volta gialli con l’amaro in bocca per quanto visto in campo. Giuliani: "Noi bomba ad orologeria" .
Si lecca di nuovo le ferite, Modena Volley, dopo un match che dovrebbe rialzare il morale, il punto conquistato al cospetto di una Piacenza al completo, eccezion fatta per Mandiraci. Eppure prevale la sensazione di amaro in bocca, per una partita che gli ospiti stavano lasciando scorrere via senza mai reagire, continuando con la tattica sciagurata di battere piano sul miglior ricevitore gialloblù e senza trovare continuità dall’attacco. È bastato che entrasse Alessandro Bovolenta a scuotere la Gas Sales e che De Cecco si scordasse di Buchegger per mandare la contesa a un tie-break nel quale Modena si è poi sgonfiata completamente, "senza più benzina" come l’ha definita il suo tecnico, Alberto Giuliani.
Un Giuliani che dall’altra parte racconta di essere convinto di avere in mano "una bomba a orologeria, pronta a scoppiare", intendendo che il potenziale della squadra sia enorme, il lavoro in palestra lasci intravedere prospettive esplosive per il futuro, ma ancora queste non si siano concretizzate nei match ufficiali. Il terribile calendario che Modena affronterà dal 26 di dicembre è fortunatamente intervallato dalla trasferta di Grottazzolina, ultima della classe: lì una Modena che ha ormai recuperato a pieno regime tutti gli effettivi dovrà fare bottino pieno per garantirsi la possibilità di giocare davvero a braccio sciolto le sfide con Perugia del 26 e del 30 dicembre e poi la partita contro l’Itas Trentino delusa dalla sconfitta in finale nel Mondiale per Club. Il rebus schiacciatori non si è ancora risolto, se è vero che il migliore in campo della domenica precedente, Tommaso Rinaldi, è finito in panchina per pochi scambi mentre il peggiore del match con Milano, Gutierrez, è forse stato complessivamente l’mvp lato Modena.
A questo punto Giuliani dovrà forse dire addio a un’idea di formazione titolare sicura, affidandosi di volta in volta al martello o ai martelli che stiano meglio nella singola giornata, siano essi i titolari o i subentranti. Mantenendo però la barra a dritta su un Buchegger che sta crescendo di affidabilità e che ogni tanto andrebbe trattato da De Cecco come si trattavano gli opposti in giornata negli anni Novanta: sommergendolo di palloni. In questo senso, lo sfogo dello stesso Buchegger per essere finito in panchina poco oltre la metà del quarto set è abbastanza eloquente, sia sulla frustrazione di essere stato escluso dal gioco in una partita nella quale era caldissimo, sia sulla voglia che ha l’austriaco di trascinare i suoi.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su