L’intervista al capitano della Powervolley. "È Il mio ultimo anno, voglio divertirmi e... vincere»
Piano: "Potrei giocare fino a 45 anni, se tutto andasse bene magari metterei il discussione la mia scelta"
È sempre un fiume in piena Matteo Piano, un turbinio di idee. Il centrale, capitano dell’Allianz Powervolley Milano, ha definito la sua squadra come un ponte. Un qualcosa che crea una connessione tra lo sport e il pubblico che sostiene i meneghini, da quest’anno chiamati anche alla sfida Champions.
Ha detto che siete un ponte: lei è un pilastro?
"Ogni anno devo trovare una metafora sensata, ho l’ansia quando me lo chiedono. Io pilastro? Non ci avevo pensato, mi piacerebbe se fosse così, sarebbe un bel riconoscimento. Mi mettono in imbarazzo i complimenti, esporsi è impegnativo".
Metafore a parte, che stagione si aspetta?
"C’è molta attesa per la Champions. Sono contento perché lo sono tutti, vivo di contentezza altrui. A Milano ho capito quanto sia bella. Ha un valore in più: mi sono affezionato all’idea di fare la competizione per questo, anche perché avevamo fatto la Challenge (vinta nel 2021, ndc), ed era stato unico. È stimolante giocare con altre squadre d’Europa, ti confronti con altri campionati, penso faccia crescere".
Che squadra siete? Cosa l’ha colpita del gruppo?
"Mi sto divertendo tantissimo. Non so se è dovuto al fatto che questo sarà il mio ultimo anno. Me la sto godendo, mi godo i miei compagni, come ho sempre fatto, ma in una chiave diversa. Ho visto i ragazzi che sono stati confermati, cresciuti, poi abbiamo, tra gli innesti, giovani di livello, come Barotto o Staforini. È importante: sto tanto addosso ai giovani e allo stesso tempo gli voglio bene, ci tengo, sono importanti per far crescere un gruppo. Dobbiamo trovare il nostro modo di stare in campo, lo stiamo facendo, stiamo andando bene, ma siamo in viaggio. Ci stiamo studiando e scoprendo e questo vale per tutti, soprattutto quando hai persone nuove. Sono andati via giocatori che hanno fatto tanto, è importante avere un ricambio anche se avrei tenuto tutti (ride, ndr), ma è bello sfruttare quello che la vità di dà: quando c’è una squadra nuova bisogna trovare alchimie ed equilibri".
Ha realizzato che questa sarà la sua ultima annata?
"Da un lato, spererei di star così bene per giocare altre 15 stagioni, lo dico sempre. A livello di grinta potrei star in campo fino a 45 anni. C’è chi ha tanto carattere e chi il fisico, io ho il primo, con il mio fisico che mi ha fatto dannare. Questa decisione è giusta, vorrei quasi che andasse tutto bene per mettere in discussione la scelta…non so, sono il primo che può cambiare idea. La scorsa stagione ero un po’ stufo di tutto e non volevo più avere quelle sensazioni, voglio assaporarmi ogni cosa. È bello vincere ma di più lo sono i momenti e le persone che rimangono per la vita, voglio partire da questo, poi si vedrà".
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