Valsa Alla pari con Perugia, risultato amaro

Anche in gara 2 i gialli riescono a tenere testa ai campioni d’Italia, ma alla fine l’esito è come da pronostico. Domenica ultima possibilità

di ALESSANDRO TREBBI
17 marzo 2025
Anche in gara 2 i gialli riescono a tenere testa ai campioni d’Italia, ma alla fine l’esito è come da pronostico. Domenica ultima possibilità

Anche in gara 2 i gialli riescono a tenere testa ai campioni d’Italia, ma alla fine l’esito è come da pronostico. Domenica ultima possibilità

Una gara 2 in tutto e per tutto identica alla prima sfida per almeno un’ora di gioco consegna a Modena il ko che potrebbe essere definitivo in una serie forse più equilibrata di quanto ci si aspettasse ma, alla fine dei conti, col punteggio che tutti pronosticavano. Eppure Modena aveva giocato un primo set coi fiocchi, con soli quattro errori totali, percentuali d’attacco altissime. Eppure Modena era stata capace di portarsi avanti 21-16 e 24-21 nel secondo parziale, dominato dall’inizio alla (quasi) fine. Eppure. Perugia alla fine ha vinto entrambi quei set, aggrappandosi anche all’accelerata di temperamento di Giannelli, sin qui indiscusso mvp della serie, andando poi a dominare il terzo con una Valsa Group convinta di aver perso già prima di perdere davvero.

È un Everest da scalare questa serie, lo si sapeva, il rammarico grande dei gialloblù è quello di aver dimostrato di poter valere molto di più di quello che si è visto sin qui in stagione. Perché la formazione che ha affrontato anche il match di ieri sera, gagliarda, aggressiva, ordinata, capace di interpretare la gara al meglio, dal muro all’attacco fino alla difesa e alla battuta, avrebbe ottenuto molto di più in stagione. Una Modena bellissima per due terzi di gara, insomma. Non è bastato perché alla lunga lo sforzo, più emotivo che fisico, ha presentato il conto soprattutto a Buchegger, letteralmente sparito dal campo dal 24-21 del secondo set, mentre Davyskiba ha litigato col pallone per tutto il match. Non è bastato perché Perugia ha più soluzioni, più forza fisica, più panchina e, semplificando, è più forte. Anche quando magari il suo avversario gioca nel complesso una pallavolo più audace e poco fallosa. Ha detto bene Giuliani alla fine. Domenica prossima Modena deve giocare con l’atteggiamento di chi non ha nulla da perdere e con la consapevolezza che la Sir può essere messa sotto.

La partita. Giuliani rilancia Mati e Gutierrez come schiacciatore vicino. Davanti ai 4300 del PalaPanini Modena scappa 7-4 ma Plotnytskyi va al servizio ed è subito 7-8. Ace di Gutierrez per l’11-10. Plotnytskyi però è in palla e la Sir trova il +3 sul 17-20 con Ben Tara, Perugia chiude agilmente 21-25. Ancora un’ottima Modena nel secondo: 4-2 col muro di Anzani su Solé poi 11-6 ancora con Anzani e Mati a muro. Perugia torna a -2, Modena però regge l’urto con un Buchegger scintillante e Gutierrez ancora sugli scudi. Il nuovo muro di Mati su Semeniuk vale il 19-15. Modena vola 21-16, ma Perugia, grazie anche al temperamento di Giannelli e alle sue provocazioni torna sotto 21-20 col muro di Plotnytskyi su Buchegger e l’ace di Semeniuk. Sanguinetti mura Plotnytskyi per il 24-21, ma Modena si ferma lì: parziale di 4-0 di Perugia con Giannelli e Plotnytskyi protagonisti (24-25), poi la Sir chiude 26-28 ancora con l’ucraino. Il terzo set è un monologo, con tre ace consecutivi di Loser per il 3-10, Davyskiba sostituito, Buchegger falloso e una resa ben prima del 15-25 finale.

In foto: Una fase di gioco e Buchegger (fotofiocchi)

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