Valsa, autocritica De Cecco: "La colpa per il ko è mia"

Il palleggiatore argentino analizza la pesante sconfitta al PalaPanini con Verona "Le incertezze e le paure sono le stesse che hanno predominato tutta la stagione".

di ALESSANDRO TREBBI
21 gennaio 2025
Il palleggiatore argentino analizza la pesante sconfitta al PalaPanini con Verona "Le incertezze e le paure sono le stesse che hanno predominato tutta la stagione".

Il palleggiatore argentino analizza la pesante sconfitta al PalaPanini con Verona "Le incertezze e le paure sono le stesse che hanno predominato tutta la stagione".

di Alessandro Trebbi

Non ci gira troppo intorno, capitan Luciano De Cecco (foto): "Se abbiamo perso è la colpa è tutta mia" ripete due volte come un mantra il regista argentino, assumendosi le responsabilità per la giornata no dei suoi attaccanti, tutti decisamente sotto tono rispetto alle loro medie quasi sempre alte durante tutto l’arco del campionato. Una giornata no che come un macigno si è abbattuta sulla classifica di Modena Volley, ora non più protesa verso il sesto posto, diventato un miraggio, ma preoccupata per chi sta dietro, che potrebbe rimontare anche considerando che gli scontri diretti con Cisterna e Padova, e l’ultima giornata a Milano, sono da giocare fuori casa.

De Cecco, è tornata la Valsa Group impaurita di alcune giornate fa?

"Sinceramente le paure e le incertezze viste nel match contro Verona sono quelle che hanno predominato lungo tutto l’anno. In certi frangenti domenica credo però che abbiamo giocato anche meglio di loro, penso alla ricezione ad esempio. Però l’attacco non è andato bene, anche per colpa mia".

Ci spiega meglio?

"Abbiamo perso fiducia. Il dato che descrive questo in maniera esaustiva è da ricercare nei primi due set: nei primi due parziali abbiamo ricevuto con le percentuali migliori di tutta la stagione e abbiamo invece dall’altra parte attaccato male, molto male. La responsabilità è tutta mia".

Anche il risultato incide sul vostro morale?

"Certo, l’atteggiamento va anche in base al risultato. Essendo sotto tutta la partita, succede che fai più fatica. Per me questa cosa che ogni tanto si dice, che bisogna esultare, urlare, sembrare pazzi, e poi si gioca male a pallavolo, non funziona, quindi non credo sia un problema di atteggiamento o di approccio alla partita il nostro. Dobbiamo giocare bene a pallavolo, come prima cosa".

Difende la sua squadra?

"I ragazzi hanno lavorato bene, dobbiamo andare avanti".

Le speranze di un campionato di classifica medio-alta si sono esaurite?

"Ci rimangono cinque partite da affrontare col coltello tra i denti ma nelle quali dobbiamo alzare il livello. Quello che abbiamo dimostrato fino adesso evidentemente non basta, anche se abbiamo concretizzato sprazzi di buon gioco. Dobbiamo migliorare".

A Cisterna è ancora più decisiva?

"La prossima partita è importantissima. Abbiamo due settimane per prepararla e poi...".

Poi?

"Poi non ci saranno più scuse, dobbiamo assolutamente blindare uno dei due posti tra il settimo e l’ottavo".

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