Valsa Group Padova è un crocevia
Volley Domenica scontro diretto per i gialli al PalaPanini. Le ’armi’ di coach Cuttini: Sedlacek e Porro
Padova, chi sono costoro? La ‘Carneade’ della SuperLega 2024/2025 in realtà sorpresa non è, e il suo settimo posto è frutto anche di un lavoro lungo e meticoloso tanto sul vivaio quanto sul mercato in entrata, con scelte sempre oculate e originali. L’inizio dei veneti, sulla carta una squadra che doveva lottare con Taranto e Grottazzolina in fondo alla classifica, nei fatti come sempre una mina vagante del torneo, è stato fulminante: tanto è vero che uno dei due punti che mancano alla Sir Susa Vim Perugia in vetta alla grauatoria è stato strappato proprio dalla Sonepar alla seconda giornata di campionato. Da lì in avanti Padova ha vinto gli scontri diretti con Taranto e Grottazzolina, ha strappato un punto anche a Piacenza dimostrando attitudine a giocarsi l’intera posta in palio con le ‘big’ e infine ha battuto in casa 3-0 anche la Vero Volley Monza.
Un cammino non troppo dissimile da quello della Valsa Group (sconfitte con Civitanova e Cisterna comprese) che ovviamente oggi mette De Cecco e compagni in una condizione più difficile rispetto a due giornate fa: la sfida di domenica al PalaPanini è un crocevia fondamentale per la qualificazione (e soprattutto la posizione di qualificazione) alla Coppa Italia. La squadra allenata da coach Jacopo Cuttini ha come punto di forza due bande esplosive e tecniche come Sedlacek e Porro, la promessa azzurra preferita a Rinaldi in sede di convocazione per Parigi 2024, mentre l’opposto Masulovic, più ondivago, è comunque in grado di produrre prestazioni ben oltre il 50% di positività.
Come Modena, però, Padova è reduce da un pesante 0-3, maturato contro l’Allianz Milano: "Sapevamo che sarebbe stata una gara molto complicata – il commento di coach Cuttini – perché Milano esprime una pallavolo davvero di qualità, con pochissimi errori e scelte sempre molto precise. Spesso riescono ad allungare le azioni, e questa caratteristica crea difficoltà a qualsiasi squadra. Nei primi due set, soprattutto nel primo set e mezzo, non siamo riusciti a trovare un grande aiuto dalla battuta, che è una delle nostre armi principali. Questo ci ha penalizzati. Successivamente, però, siamo riusciti a trovare un equilibrio al servizio: senza cercare troppi ace o giocate forzate, abbiamo ritrovato percentuali giuste e siamo riusciti a rischiare con intelligenza. Milano ha confermato le qualità che ci aspettavamo, ma al terzo set siamo stati bravi a giocarcela punto a punto contro una squadra così forte. Alla fine, come sempre, sono stati i dettagli a fare la differenza: la faranno anche contro Modena". Una Modena che, se ha ascoltato bene il coach avversario, sa che dovrà tenere in ricezione e allungare le azioni il più possibile con la difesa.
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