Valsa, ricaricata la fiducia. È Rinaldi il punto fermo
Volley Sabato a Verona i gialli hanno due obiettivi dopo il successo su Monza: non far scappare gli scaligeri in classifica e lanciare un messaggio al campionato.
Ricaricata nella fiducia e nello spirito, in condizione scintillante da un punto di vista atletico, la Valsa Group Modena si prepara a una trasferta bellissima e difficile in quel di Verona, nella quale capirà sul serio quale voce potrà avere in questa SuperLega ancora ondivaga, come sempre quando il campionato è appena iniziato e soprattutto le formazioni di testa non hanno ancora i giri del motore al massimo, anche se a leggere la classifica non si direbbe. I tre punti di domenica hanno proiettato la Valsa Group al settimo posto, in una classifica che dietro al trio di testa (davanti Perugia e Piacenza, appena dietro Trento) è incerta e corta, anche se Verona quarta a 11 punti può già arrogarsi l’ambizione di arrivarci fino in fondo, in quella posizione. Classifica corta, dicevamo, perché Modena ha gli stessi punti (6) della nona, fuori dai playoff, oggi Taranto. E quei 6 punti, ottenuti con due vittrorie nette e mai in discussione, sono arrivati con penultima e terzultima della classe, Monza e Grottazzolina, che hanno mosso la classifica anche perché si sono già incontrate tra di loro. Gli scontri di questo inizio campionato però non sono così decisivi come quelli che si giocheranno nel ritorno.
Condizione brillante. La Valsa Group sta bene, al netto dei recuperi degli infortunati: più veloce quello di Anzani, più lento quello di Davyskiba. La condizione atletica di Rinaldi, Buchegger, Sanguinetti e Pardo e la prestanza atletica di Gutierrez stanno a dimostrare la vivacità muscolare di una squadra che ha saputo fare del cambiopalla fluido una propria cifra tecnica. Dovrà cercare di consolidarla e mantenerla fino in fondo, per ambire a posizioni più alte.
Rinaldi trascinante. In un contesto generale di belle prestazioni (l’unica ‘mezza stecca’ contro Perugia), il minimo comune denominatore è Tommaso Rinaldi, leader carismatico e di punti in pressoché tutte le occasioni e contro qualsivoglia avversario, da Grottazzolina fino alla Sir Susa Vim. Il talento classe 2001 è oggi il punto più fermo del sestetto di Giuliani, che si appoggia anche sulle certezze delle mani di De Cecco, di un reparto centrali di alto livello e sulla crescita, nelle ultime due partite, di Filippo Federici. Gutierrez è ondivago, ma il potenziale c’è.
Verona test. La partita di sabato allora assume importanza doppia. Intanto di classifica: se gli scaligeri vincessero da tre punti, il divario si amplierebbe a 8 punti, quasi incolmabile anche se mancherebbero ancora cinque match alla fine dell’andata. L’importanza è però soprattutto quella che incide sui rapporti di forza: Verona è additata da tutti come la quarta potenza del campionato, a De Cecco e compagni il compito di instillare il seme del dubbio nei rivali.
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