Valsa, sconfitte così lasciano il segno. Col Grottazzolina serve la riscossa

Dopo la trasferta piena di rimpianti di Piacenza, domenica l’occasione riscatto: al PalaPanini arriva una matricola

di ALESSANDRO TREBBI
1 ottobre 2024
Sil Meijs. a muro contro Piacenza (foto Modena Volley)

Sil Meijs. a muro contro Piacenza (foto Modena Volley)

"Serve più freddezza". L’analisi se vogliamo, musica e parole di Alberto Giuliani, è semplice. La soluzione del problema molto meno. La Modena Volley che ha combattuto ad armi assolutamente pari sul campo di Piacenza è una squadra che può far ben sperare per atteggiamento, qualità, caratteristiche di carattere e di difesa che possono innervosire non poco gli avversari. Una sconfitta così, come quella maturata sul Po con l’occasione del rigore per andare a set point nel terzo set e un vantaggio di cinque punti dilapidato nel quarto, lascerà il segno.

È mancata la freddezza, e la lucidità quando la palla scotta di più è una qualità che o si ha innata o si acquista con l’esperienza, quella che giocoforza manca a una squadra come quella allenata da Giuliani, giovanissima e con tanti ingranaggi che devono ancora sistemarsi. La bravura del tecnico e soprattutto dei giocatori dovrà essere quella di scordarsi presto le bruciature e arrivare pronti a domenica per quella che sarà un’ottima occasione di riscossa, contro la matricola Grottazzolina capace di battagliare per oltre due ore e mezza contro la finalista scudetto Vero Volley Monza.

La freddezza, dicevamo. Non solo quella eclatante del rigore sbagliato da Rinaldi, che per quanto ne sappiamo ha più la fisionomia dell’episodio sfortunato e isolato piuttosto che condizione cronica, ma anche quella di un Buchegger positivo ma che dovrà crescere nei finali di set, dovrà diventare bocca da fuoco affidabile per De Cecco, o ancora la cattiveria agonistica di un Gutierrez che ha capito al PalaBanca che la musica sarà diversa rispetto allo scorso anno a Taranto, perché attorno ha più qualità ma anche maggiori richieste.

Il ballottaggio al centro sembra essersi risolto ieri: sarà Anzani ad affiancare Sanguinetti, per Pardo si vedrà quando finalmente l’influenza sarà alle spalle. Per il resto la Valsa Group dovrà ripartire dall’estro di De Cecco, molto ispirato come sempre quando si trova per le mani delle ‘macchine’ nuove, e dalle percentuali di Rinaldi e Buchegger, mentre c’è ancora da lavorare sulla qualità della battuta, molto ondivaga, e su una linea di ricezione ancora alla ricerca del suo faro guida. Infine, la questione tifo: a Modena la passione di certo non manca, lo hanno dimostrato gli spalti delle amichevoli, quelli della presentazione ufficiale e anche quelli di Piacenza, dove comunque i modenesi erano ben visibili. Avere molte persone a vedere però non ha una proporzione diretta col volume del tifo: come sarà il PalaPanini senza, a oggi, una curva ufficiale? Chi guiderà l’arrembaggio dagli spalti? Il problema potrebbe esserci e, se ci sarà, sarebbe bello trovargli una soluzione.

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