Volley A2. L’ex ct Berruto: "Lo sport è capace di insegnare»

Ospite della Yuasa Battery al Palas di Grottazzolina ha parlato della sua esperienza ai massimi livelli

29 maggio 2024
L’ex ct Berruto: "Lo sport è capace di insegnare"

L’ex ct Berruto: "Lo sport è capace di insegnare"

‘Qualsiasi cosa tu faccia amala’. Se a dirlo è Mauro Berruto vale la pena fermarsi e pensare che, magari sì, può aver ragione lui. Ospite della Yuasa Battery al Palagrotta (Grottazzolina, ndr) con il lecture show nell’ambito del festival ‘Sportivamente’, l’ex commissario tecnico della nazionale di pallavolo maschile italiana, poi direttore tecnico della nazionale italiana di tiro con l’arco, oggi deputato alla Camera ha parlato di ‘Allenare, allenarsi, guardare altrove’.

‘Itaca’ del poeta greco Kavafis è l’incipit del suo monologo: ‘Fatto ormai savio, con tutta la sua esperienza addosso, Mauro Berruto, ha capito ciò che Itaca vuole significare’?

"Ho capito che la bellezza è il viaggio più che l’arrivo; è scoprire porti nascosti e luoghi mai visti. E’ grato alle ‘Itaca’ passate quali nazionale maschile di pallavolo, nazionale di tiro con l’arco , scuola Holden ma rimane in attesa di altre ‘Itaca’. Potrebbe anche essere un ritorno laddove sono partito, chissà".

Parlando della pallavolo, unico sport in cui è obbligatorio passare la palla e dunque ‘sport di relazione per eccellenza’, ha sottolineato l’importanza di ‘innamorarsi del proprio gesto con responsabilità quando è difficile’: quando l’ha messo in pratica?

"Tutto ciò che ho imparato dallo sport presenta delle sollecitazioni in questo senso. Premessa è la capacità di riconoscere un talento: il gesto che più ci appartiene e che è da considerarsi un regalo. Vale per chiunque: impiegare volontà e fatica, rifiutando gli alibi, per trasformare il proprio gesto di eccellenza: ciò non significa necessariamente vincere ma adattarsi soprattutto quando si è circondati dalle eccellenze altrui".

Nell’attività politica, in cui ha raggiunto un risultato storico per lo sport italiano, quanto è stato importante il gioco di squadra che ha metaforizzato in ‘Me We’, poesia recitata da Muhammad Ali durante una conferenza stampa.

"Decisivo, ed è bello che la politica dimostri si possa lavorare in modo trasversale. L’idea di guardare alla Costituzione, nata nella precedente legislatura, ha avuto il passaggio decisivo nell’autunno 2021. Io, da esterno come primo firmatario, e l’associazione ‘Cultura Italiae’ convocammo le forza politiche, in campo neutro ovvero la sala consiliare del Coni, con l’imprimatur del presidente Malagò: tutti i partiti politici furono presenti e, in quel momento, capimmo che avremmo potuto fare qualcosa d’importante. Puntammo all’art. 9, già però modificato; ragionammo sull’art. 32 e planammo sull’art. 33. Partì e si concluse l’iter legislativo; si concluse anche la legislatura, ma alla successiva ripresentammo lo stesso testo che, il 20 settembre 2023 ha ottenuto voto unanime. Ultimo comma, articolo 33 della Costituzione: ‘La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme’. Lo sport è entrato per la prima volta nella Costituzione Italiana: ne sono molto orgoglioso".

Gaia Capponi

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