Volley serie B. 4 Torri, Aprile non nasconde le ambizioni: "Puntiamo al vertice, sono qui per questo»

"A Portomaggiore ricordo un’esperienza bellissima, qui la squadra è interessante e ho già lavorato con lo staff".

12 agosto 2024
4 Torri, Aprile non nasconde le ambizioni: "Puntiamo al vertice, sono qui per questo"

La pressione e le aspettative non preoccupano Samuele Aprile, un top per la serie B

"Non mi nascondo dietro a un dito: per come è stata costruita, la 4 Torri Volley deve puntare alla promozione". La pressione e le aspettative non preoccupano Samuele Aprile, uno che la serie B l’ha giocata soltanto nei primi anni della propria carriera nella sua Calabria. In seguito ha disputato soltanto campionati di A2 e soprattutto A3, categorie che a Ferrara non si vedono da troppi anni. "Se sono venuto qui è senza dubbio per disputare un campionato di vertice – assicura il centrale classe 1997 –. Vincere è sempre difficile, ma ci proveremo".

Come ha fatto la società granata a convincerla a scendere in serie B?

"La composizione dello staff tecnico ha fatto la differenza nella mia scelta, perché con Vanini e Lunati ho già lavorato e mi sono trovato alla grande. Il primo a presentarmi il club è stato il team manager Govoni, con cui ho giocato in passato: mi ha parlato di un progetto pluriennale che mi ha colpito. La squadra è interessante, la città mi piace e il palasport pure: sembra una sciocchezza, ma non lo è affatto. Inoltre, volevo restare vicino a Budrio, dove vivo con la mia ragazza".

Che esperienza fu quella a Portomaggiore nella stagione 2021-22?

"Bellissima, quella che ricordo con più piacere in assoluto assieme a quella a Porto Viro, dove vincemmo il campionato di serie A3. A Portomaggiore la stagione iniziò come una scommessa, con uno staff tecnico al quale sono rimasto legatissimo".

Ha conosciuto coach Fortunati?

"Ancora non personalmente, ma ne ne hanno parlato benissimo, a partire da Vanini, di cui mi fido ciecamente: non ho dubbi sulla scelta che ho fatto".

La squadra è davvero promettente.

"Come me, anche altri atleti hanno ottimi curriculum con diversi campionati di A alle spalle, ma per vincere non basta: serve un sistema di gioco efficace. Conosco Morelli dai tempi di Portomaggiore, mentre Rossatti l’ho incrociato tante volte da avversario ed è davvero un bel giocatore come il palleggiatore Zanni che ho visto all’opera la scorsa stagione in Calabria è mi è piaciuto parecchio".

Quali insidie nasconde questa serie B?

"È un campionato che ho disputato solo a inizio carriera e non so cosa aspettarmi, però me l’hanno presentato come un torneo strano con soli due posti per i playoff: ci sono pochi margini di errore".

Stefano Manfredini

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