Arnautovic, le parole dal ritiro del Bologna: “Felice di essere qui, ora sto bene. Thiago? Rapporto perfetto”

In conferenza stampa a Valles parla l’attaccante rossoblù. Le vacanze per recuperare dall’infortunio

di MASSIMO VITALI
18 luglio 2023
Marko Arnautovic, incontra i tifosi nel ritiro di Valles (foto Schicchi)

Marko Arnautovic, incontra i tifosi nel ritiro di Valles (foto Schicchi)

Valles (Bolzano), 18 luglio 2023 – “Al di là di tutte le voci e delle cose che sono uscite io sto qua e sono felice di essere qua. Poi nella vita non si può mai sapere quello che succederà domani: ma io non ho mai parlato con nessuno e sono felice di essere un giocatore del Bologna”.

Chi dalle parole di Marko Arnautovic (in ottimo italiano) si aspettava tuoni e fulmini questo pomeriggio a Valles ha dovuto alzare gli occhi al cielo, che nei minuti in cui Marko era in sala stampa ha rovesciato secchiate d'acqua sulla Val Pusteria.

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Da Arnautovic, invece, solo dichiarazioni al miele. La salute innanzitutto: “Sto bene. In nazionale avevo detto di sentire dolore al piede, ed era vero, ma speravo che la cosa finisse lì. Invece per tre settimane sempre la solita musica sul mio infortunio... La verità è che ho approfittato delle vacanze per fare terapie col mio fisioterapista in Serbia e adesso sto bene”.

Altro tema scottante: il rapporto con Motta. “Rispondo con le parole sue: tante cose sono state dette ma venivano da fuori. Io sto bene col mister. Lui mi parla, come parla con tutti. Non andiamo al ristorante assieme, ma quello non lo fa con nessuno dei miei compagni. Quando siamo sul campo stiamo bene: un rapporto perfetto”. Vale anche per il discorso tattico: “Mi chiede cose normali e a trentaquattro anni posso ancora imparare tante cose”.

Nessuna voglia invece di parlare di quello che poteva essere e non è stato (il Milan) e di quello che sarà (il futuro in rossoblù): “Non parlo di mercato: c'è mio fratello che si occupa di queste cose. Io devo solo pensare a lavorare sul campo ed è quello che sto facendo. Il domani? Il calcio è strano e non sai mai quello che può succedere domani, così come nella vita. Ma io sto qua e sono felice di essere qua”.

C'è un pensiero anche per Mihajlovic. “Sinisa per me è famiglia, come mio padre e mia madre. Una persona speciale, di cui ho parlato tanto nelle mie vacanze in Serbia, rispondendo alle domande delle tante persone che mi chiedevano di lui”.

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