Santiago come il Mancio: gol da record per l’argentino

Per ritrovare un bomber under 21 così prolifico bisogna tornare al Bologna 81/82 dell’ex ct azzurro

di MARCELLO GIORDANO
20 gennaio 2025
Santiago Castro, 20 anni, argentino, 7 reti e 7 assist tra campionato e Coppa Italia. E' reduce da due gol consecutivi (Foto Schicchi)

Santiago Castro, 20 anni, argentino, 7 reti e 7 assist tra campionato e Coppa Italia. E' reduce da due gol consecutivi (Foto Schicchi)

Bologna, 20 gennaio 2025 – Chiamatelo predestinato. Altro giro, altro gol e nuovo record. Un record che chiama in causa nostalgia, amarcord e talento purissimo: grazie alle reti segnate contro Inter e Monza, Santiago Castro ha toccato quota sei in Serie A e sette in stagione.

L’ultimo rossoblù a toccare quota 6 prima di aver compiuto i 21 anni di età fu, un certo Roberto Mancini: uno che ha poi scritto pagine importanti del calcio italiano e internazionale, da giocatore prima e da allenatore poi, vincendo titoli su titoli.

Correva la stagione 81-82, il Mancio esordì a Bologna non ancora diciassettenne e chiuse con 9 reti a 17 anni, prima salpare verso il porto di Genova, per diventare bandiera doriana e chiudere la carriera alla Lazio. Ci sono voluti 43 anni per pareggiare il record. E Castro ha buone probabilità di riscriverlo, considerato che ha davanti un girone per segnare quattro reti. Diverso il ruolo, diversa la finezza tecnica e il genio.

Mancio era un dieci, Castro un nove un nove moderno, forte fisicamente, ma capace di cucire il gioco, scaltro, che non disdegna lotta e lavoro sporco, alternando giocate di alto profilo per i compagni ai gol: bellissimi o di rapina. Una cosa in comune con Mancio: la stoffa del campione, la voglia di arrivare.

"Con questa fame ha tutte le carte in regola per diventare un top", ha detto di lui Italiano, che ha scoperto come l’argentino abbia capacità di reazione in tempi brevi. Aveva chiuso il 2024 con segnali di crisi: rigore sbagliato a Torino, autorete letale contro il Verona, piangendo lacrime amare. Come reagirà?

Era questa la domanda che andava per la maggiore e pure legittima, di fronte a un ragazzo di 20 anni al primo vero momento di difficoltà. Per giunta, con Dallinga che aveva dato i primi segnali di risveglio dopo un girone di andata da dimenticare, proprio in concomitanza con le difficoltà di Castro.

Se lo era chiesto la dirigenza, che a inizio gennaio ha sondato il terreno con il Benfica per Cabral. La risposta è arrivata forte e chiara e si è rivoltata contro l’olandese, che sperava di prendersi il Bologna: ai 2 gol di Dallinga, Castro ha risposto con due gol consecutivi e prove maiuscole, al cospetto del suo idolo Lautaro Martinez, di cui è etichettato come l’erede, per di più a San Siro, e gol al Monza, avviando poi l’azione del sorpasso.

Quando sbaglia, Castro impara e migliora. Le lacrime non sono quelle di chi si piange addosso ma di chi si tormenta pronto a reagire, senza mai cullarsi sugli allori. Ascoltarlo per credere, dopo l’ultima sfida: "Sono contento di quello che ho fatto ma l’unica cosa a cui penso è a come continuare a migliorare".

Vuole scrivere la storia. Intanto sta scrivendo record, sulle orme di Mancini e di più. In un Bologna da record di punti, con 7 reti e 7 assist tra campionato e Coppa Italia è il giocatore che ha partecipato a più reti, davanti pure a Orsolini, meglio in campionato grazie a un gol in più (7 reti e 4 assist), ma secondo considerando la classifica stagionale (8 reti e 4 assist con la Coppa Italia).

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