Fiorentina, la maratona dell’orgoglio. E un messaggio al West Ham (che si rilassa al parco giochi)

La partita numero 59 della stagione ha riproposto la ‘fame’ viola a pochi giorni dalla finale di Conference contro gli inglesi. Che in Portogallo postano video mentre si allenano e si divertono nel tempo libero. Ma occhio a sottovalutare i viola...

di ANGELO GIORGETTI -
3 giugno 2023
Festa viola dopo la vittoria con il Sassuolo (Ansa)

Festa viola dopo la vittoria con il Sassuolo (Ansa)

Firenze, 3 giugno 2023 - Calcoli, orgoglio e messaggi al West Ham, che è in ritiro in Portogallo e nel tempo libero va al parco acquatico per rilassarsi e schizzare addosso alla Fiorentina molta serenità. Potrebbe essere un errore, visto il temperamento della squadra viola, che a Reggio Emilia ha smazzato la partita contro il Sassuolo semplicemente decidendo di aumentare i giri per vincerla.

Sono entrati Gonzalez e Saponara per chiudere il match e ci sono riusciti, innescando la volontà annunciata di portar via 3 punti e restare in corsa per l’ottavo posto. Perché la Fiorentina è stata tosta su tre fronti e neanche questo era scontato in una stagione che ha stabilito il record di partite giocate (sessanta).

LE FOTO DI SASSUOLO-FIORENTINA

L’atto finale di Conference League rappresenta per i viola un possibile risarcimento dopo la finale di coppa Italia persa contro l’Inter, non è da tutti avere a disposizione una seconda possibilità dopo l’occasione persa contro l’Inter. Perché questo gruppo è ossessionato dalla volontà di lasciare un segno, incidere il proprio nome su un almanacco, o meglio ancora nella memoria.

Ancora una volta la partita è stata risolta da chi è entrato dalla panchina, perché Italiano si è giustamente immerso in una serie di calcoli per preservare alcuni giocatori in vista della partita di mercoledì prossimo contro il West Ham. Uno di questi, Gonzalez, si è così preservato che per segnare il terzo gol ha rischiato di spaccare un palo con la coscia: segno che è difficile mantenere l’adrenalina sotto controllo all’interno di un meccanismo che viaggia per contro proprio, spinto dalla voglia di togliersi soddisfazioni e rettificare i giudizi peggiori ascoltati su se stesso.

La garanzia migliore sembra questa: la carica elettrica che la Fiorentina si porta dietro per autocombustione interna, sapendo anche però di rappresentare una città intera che da 62 anni non disputava due finali. La prima non è andata bene, mercoledì a Praga c’è l’appuntamento con qualcosa che potrebbe assomigliare alla storia, ventidue anni dopo l’ultimo trofeo portato a casa dalla Fiorentina. E questo forse l’hanno capito anche i clienti inglesi del parco acquatico in Algarve.

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