Fiorentina, scatta l’operazione Atene. È l’ultimo sprint: ora testa e cuore

I viola in Grecia decisi a prendersi un trofeo inseguito dalla finale di Praga. Vincere per essere la vera (e bella) sorpresa europea di questa stagione

di GIAMPAOLO MARCHINI
28 maggio 2024

Firenze, 28 maggio 2024 – “L’attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere le partite". In questo caso, le coppe. Chissà se Vincenzo Italiano nel bagaglio sportivo portato da Firenze direttamente ad Atene trova spazio anche la famosissima (dall’altra parte dell’Oceano) massima di John Madden. Madden, uno degli allenatori top del football Nfl, sosteneva che le fondamenta di una squadra vincente non potevano fare a meno di pilastri affidabili e di qualità. Sono passati quasi 50 anni, ma il detto resta sempre valido e in casa Fiorentina di stretta attualità. Lo è stato per la volata di fine campionato lo sarà a maggior ragione per la finale di Conference League. Nelle ultime uscite proprio il reparto difensivo è quello che ha destato meno impressione, più preoccupazione, non solo per il numero dei gol subiti, ma soprattutto per la modalità in cui sono arrivati; talvolta con errori singoli e altri di reparto che hanno fatto intuire come il momento sia delicato. Ricordando anche la passata finale.

La Fiorentina, però, ha fatto tesoro proprio dell’esperienza dell’anno scorso; studiando e ripassando alcuni meccanismi e situazioni che hanno penalizzato oltre i demeriti la truppa viola. Ora c’è bisogno di testa e cuore per chiudere un cerchio iniziato la passata stagione. Il primo aspetto, come detto, sarà fondamentale per un approccio senza tentennamenti a una partita che promette scintille non solo per l’atmosfera che si respirerà alla stadio. La forza d’urto dell’Olympiacos è certificata dalla doppia semifinale giocata contro l’Aston Villa. Ma la squadra di Italiano arriva preparata, con la consapevolezza di non aver nulla invidiare ai biancorossi avversari.

I viola si affidano agli uomini di esperienza e qualità, senza snaturare la propria fisionomia, ben sapendo che il calcio giocato è sì per certi versi rischioso - leggi difesa alta e atteggiamento offensivo -, ma che ha portato la squadra fino a qui.

E il cuore? Basti dire che ad Atene, oltre a Rocco e Catherine ci saranno la moglie (Camilla) e i figli (Gabriella, Pietro, Giuseppe e Salvatore) di Joe Barone, tutti partiti al seguito della squadra. Altre spiegazioni servono a ben poco.

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