Inter, usato sicuro: Dzeko e Mkhitaryan eterni come il Boss
Come Bruce non vedono le rughe allo specchio, non avvertono l’inesorabile logorio di carriere lunghissime
Roma, 11 maggio 2023 – l vecchietto dove lo metto? Magari in finale di Champions, risponderebbero toccando ogni amuleto gli interisti prigionieri di un sogno. E chissà, magari alla Coppa con le orecchie pensava pure Domenico Modugno, quando intonò il quesito canoro. Del resto, giusto per restare in zona Hit Parade, Edin Dzeko e Henrikh Mkhitaryan, gli eroi del primo atto dell’eterno Euroderby, beh, fanno venire in mente sapete chi? Bruce Springsteen!
Il Boss del Rock sta per sbarcare in Italia per l’ennesima sequenza di concerti. Ultra settantenne, il papà di “Born to run” continua imperterrito a delirare sul palco. Perché semplicemente, nonché banalmente, il talento non ha età. Dzeko e Mkhitaryan si guardano allo specchio e, proprio come Bruce, non vedono le rughe, non colgono i segni dell’inevitabile usura del tempo, non avvertono l’inesorabile logorio di carriere lunghissime. No. Come Springsteen, pensano al prossimo concerto, che per loro poi è la prossima partita. In due fanno quasi ottant’anni e hanno la saggezza di chi comprende che non è finita fin quando non è finita, nonostante tutto il Derby d’Europa continua e Istanbul è una meta ancora da conquistare. Edin ed Henrikh non sono soltanto l’usato sicuro della Fabbrica Nerazzurra. Sono, anche, i simboli di una riabilitazione socio culturale. Tradotto: ma chi l’ha detto che il calcio non può essere un paese per vecchi?!?
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