Juve, Osimhen un obiettivo, ma occhio allo United. Iuliano su Tudor: “Grande allenatore"
Tudor a caccia dei primi quattro posti, i ricavi Champions anche per il mercato: Giuntoli su Osimhen, ma ci sono le big. Intanto Iuliano convinto da Igor: “E’ un grande tecnico”

Victor Osimhen
Torino, 26 marzo 2025 – Due mesi di campionato molto caldi per la Juventus. Da un lato c’è da portare a termine il risultato sportivo minimo della stagione, dall’altro la dirigenza deve pianificare il futuro e imbastire le varie strategie con o senza ricavi Champions. Ne va del mercato estivo, che senza 60-70 milioni dalle coppe europee verrebbe limitato e con la necessità di fare abbondanti plusvalenze. Il sogno di Cristiano Giuntoli è Victor Osimhen, ma oltre alla Champions c’è anche la concorrenza da monitorare, il tutto mentre Tudor alla Continassa lavora sul 3-4-2-1. In dubbio c’è poi la permanenza di Kolo Muani, il cui mancato riscatto darebbe alla Juve maggior margine di manovra per Osimhen, senza dimenticare Dusan Vlahovic che va in scadenza nel 2026.
Osimhen per l’estate, ma…
Due i problemi nel perseguire la succosa pista Victor Osimhen. In prima battuta i costi, e De Laurentiis non farà sconti, in seconda la concorrenza. Se vogliamo, ci sarebbe poi un terzo parametro necessario per tentare il grande colpo: tornare in Champions. Senza la partecipazione alla coppa dalle grandi orecchie verrebbero meno 60-70 milioni di euro di ricavi e anche blasone per convincere il nigeriano, che naturalmente vuole cimentarsi contro i migliori club d’Europa. La missione spetta a Tudor, che infatti stravolgerà l’impianto di Motta passando a un 3-4-2-1 più coperto ma con la necessità di ridare fiato all’attacco. In difesa Kalulu, Gatti e Veiga, poi esterni Weah e Cambiaso, con Locatelli e Thuram in mezzo, mentre davanti la missione è rivalutare Yildiz e Koopmeiners alle spalle di Vlahovic, che scalzerà Kolo Muani dal ruolo di titolare. Più difficile pensare al francese in coppia con il serbo, ci sarebbe il rischio di sbilanciare la squadra. Così, si proverà di rientrare nei primi quattro posti, avere i denari per Osimhen e convincerlo a sposare il progetto dato che United e Psg sono sulle sue tracce.
Vlahovic e Kolo Muani
Con l’ipotetico sogno Victor Osimhen, resta da capire cosa fare con Dusan Vlahovic e Randal Kolo Muani. L’ex Fiorentina va in scadenza nel 2026 e fino adesso non c’è stata traccia della trattativa per il rinnovo, ma chissà che un maggior utilizzo da parte di Tudor non possa cambiare i piani, riportando nel progetto Dusan dopo settimane ai margini e in panchina. Di sicuro, le cifre di ingaggio sono alte e difficilmente la Juve proporrà qualcosa di diverso da un accordo spalmato su due stagioni, ma se Vlahovic dovesse riprendere a segnare potrebbe anche cambiare il corso del suo destino in bianconero. E poi, l’innesto di gennaio Randal Kolo Muani. L’impatto è stato devastante e nessuno aveva pensato di metterne in discussione la conferma, ma il progressivo calo di rendimento (e il cambio di allenatore) potrebbe cambiare le carte in tavola. Dipenderà da chi siederà sulla panca il prossimo anno e da quali saranno le richieste del Psg. In caso di ulteriore anno di prestito e poi riscatto al 2026 i discorsi sarebbero facilitati, ma se i parigini dovessero chiedere cash subito la Juve probabilmente ci penserebbe molto bene. Sono 50 milioni impattanti a bilancio, soprattutto senza ricavi Champions.
Iuliano: “Tudor grande allenatore”
E’ stata quasi inevitabile la decisione della società, su imput della proprietà, di esonerare Thiago Motta. Non c’era traccia di reazione nella sua Juventus e serviva una scossa per salvare la faccia e la Champions League. Si è scelto Igor Tudor, che arriva con la faccia del traghettatore ma chissà che con un finale sontuoso di stagione non possa guadagnarsi la conferma. Sulle qualità di Tudor mette la mano sul fuoco Mark Iuliano, che lo ha conosciuto da giocatore e soprattutto da vice a Udine: “Cosa dovrebbe fare Igor? Non sono nella sua testa, ma so che farà bene – le parole di Iuliano a Radio Bianconera – Penso lavorerà su tutto, sulla tattica, sulla tecnica e sul fisico. Credo abbia già fatto capire alla squadra cosa significhi indossare la maglia della Juve”. In campo, lecito attendersi una via più diretta per andare in porta: “Mi aspetto verticalità e meno possesso palla, a lui non piace perdere tempo e credo andrà a cercare subito la porta”, la risposta dell’ex difensore. Tra i due, inoltre, un solido rapporto: “Sono stato suo vice a Udine, voleva un amico che gli desse una mano in una situazione difficile. Mi sono messo a sua disposizione e ho visto un grande allenatore e un ragazzo fantastico”.
Rimpianto Huijsen: può andare al Real per 50 milioni
Insomma, una annata disgraziata che Tudor proverà a salvare e risollevare, partita, tra l’altro, con la prima sanguinosa cessione che può diventare un rimpianto. Thiago Motta e Cristiano Giuntoli hanno deciso di privarsi di Dean Huijsen, che invece era molto apprezzato da Max Allegri, e il giovane difensore ben presto è finito sul mercato e acquistato dal Bourneouth per circa 15 milioni di euro. A dicembre, a 19 anni e 235 giorni, ha segnato la sua prima rete in Inghilterra prendendosi il piccolo record di diventare il più giovane marcatore della storia del Bournemouth. Oggi, verso una estate che si preannuncia gustosa sul mercato, il classe 2005 naturalizzato spagnolo è finito nel mirino del Real Madrid. Secondo quanto riportato da As, Huijsen sarebbe infatti sotto la lente di ingrandimento delle merengues e dai 15 milioni della scorsa estate il suo valore è schizzato a 50. Un grande rimpianto per il bilancio Juve e, forse, una cessione prematura e sbagliata di un sicuro talento. Di fatto, un chiaro errore.
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