Juve, Giuntoli preparara il budget per Koopmeiners: 40 milioni di euro

Il direttore della Juve lavora sull’olandese, servono almeno 40 milioni di euro: la missione di Giuntoli per il colpo estivo. Intanto il club ricorda Gianni Agnelli

di MANUEL MINGUZZI -
24 gennaio 2024
Teun Koopmeiners

Teun Koopmeiners

Torino, 24 gennaio 2024 – Archiviato probabilmente il mercato di gennaio con il solo innesto di Tiago Djalò in difesa, in mezzo la Juve resterà così avendo preferito puntare su chi c’è piuttosto che prendere giocatori che non rappresentassero un salto di qualità vero e proprio, il grosso del mercato bianconero si vivrà dunque a giugno. Indipendentemente dall’esito della lotta Scudetto, ora la Juve è in testa, ma l’Inter deve recuperare una partita e il 4 febbraio c’è lo scontro diretto, il direttore tecnico Cristiano Giuntoli sarà chiamato ad allestire una rosa competitiva su tre fronti, con il ritorno ormai certo nelle coppe europee e dalla porta principale visto l’ampio vantaggio bianconero sul quinto posto. Insomma, serviranno innesti di grande qualità per tenere alto il livello e, se possibile, migliorarlo. Il principale obiettivo è dunque Teun Koopmeiners, colonna portante dell’Atalanta di Gasperini.  

Pronti 40 milioni, serve una plusvalenza

C’è un nome chiaro e inequivocabile nella lista di mercato di Cristiano Giuntoli. Si tratta di Teun Koopmeiners, ormai perno inamovibile dell’Atalanta dei miracoli di Gasperini e autore di una stagione sopra le righe con 7 gol e 4 assist tra campionato e coppe. Numeri importanti per un mediano, statistiche che ovviamente non possono che far aumentare gli occhi degli osservatori su di lui. La Juve lo segue da tempo, ma per gennaio era impossibile prenderlo per costi e incedibilità, mentre per giugno tutti i discorsi possono cambiare. La Juve medita dunque di agire per tempo, già dai primi di febbraio, per convincere il giocatore e l’Atalanta a cedere in estate. Servono almeno 40 milioni, ma la Dea potrebbe chiederne fino a 50, magari puntando ad un’asta di mercato. Il direttore juventino studia dunque il piano, che quasi certamente prevederà l’uso di una o due plusvalenze in uscita per finanziare il colpo. Insomma, i bilanci vanno tenuti in considerazione nell’ottica della sostenibilità, motivo per il quale è difficile fare un investimento di quella portata senza una cessione, non necessariamente di qualche titolare. Serve però una riflessione importante su due giocatori. Adrien Rabiot è in scadenza di contratto e terminata la sessione di mercato invernale riprenderanno i colloqui per il rinnovo, ma la madre-agente resta un osso duro e quasi certamente chiederà un adeguamento contrattuale. Poi Dusan Vlahovic, che dovrebbe rinnovare spalmando l’ultimo anno di contratto con ingaggio a salire. Sul serbo, in caso di mancato rinnovo, potrebbe anche arrivare la cessione, ma si cercherà a tutti i costi di tenerlo visto l’alto rendimento di questa stagione. E allora attenzione a qualche giocatore ‘secondario’, ma con mercato. Iling Junior potrebbe essere una pedina sacrificabile in estate proprio per finanziare Koopmeiners, l’esterno può avere mercato in Premier League, e anche Soulè, che sta facendo bene a Frosinone, può diventare pedina importante in uscita considerando un reparto di attacco pieno con Yildiz, Vlahovic, Chiesa e Milik. Il talento mancino, inoltre, potrebbe essere utilizzato come contropartita tecnica per Koopmeiners, ma difficilmente l’Atalanta accetterà sconti dal prezzo di 50 milioni. Giuntoli, dunque, al lavoro per creare un margine di manovra utile.  

Bernardeschi e Kean

In uscita sono i giorni del passaggio di Moise Kean all’Atletico Madrid. L’affare è definito, serve solo attendere i tempi dei colchoneros per fare spazio all’attaccante azzurro. Prestito oneroso da 500 mila euro fino a fine stagione, questa la formula con cui Simeone dovrebbe abbracciare Kean fino a giugno, tra l’altro con l’ottavo di finale di Champions League proprio contro l’Inter. L’operazione dovrebbe andare in porto a meno di clamorosi colpi di scena e a quel punto Giuntoli potrebbe prendere in considerazione un innesto last minute, ma senza farsi prendere dall’ansia. Un nome è quello di Federico Bernardeschi che riabbraccerebbe la Juventus per cinque mesi del girone di ritorno dal Toronto, squadra di Mls in cui milita da un paio di stagioni. L’ostacolo è ovviamente l’ingaggio di Berna negli Stati Uniti, aspetto che frena anche la Roma di De Rossi che nelle ultime ore aveva sondato la pista.  

Rabiot, niente Empoli

Intanto Allegri continua ad avere defezioni. Il calendario aiuta, passata Lecce ora arriva l’Empoli allo Stadium e ci sono forti probabilità di arrivare al 4 febbraio, scontro diretto con l’Inter, avanti in classifica. Contro i toscani, però, non ci sarà Adrien Rabiot che ha ancora qualche problema muscolare al polpaccio e sarà preservato in vista del big match contro i nerazzurri. In dubbio anche Chiesa che soffre di una fastidiosa tendinite e al massimo potrà recuperare per la panchina. Molto probabile l’utilizzo dal primo minuto della coppia Yildiz-Vlahovic.  

21 anni senza Gianni Agnelli

Ricorre il 24 gennaio l’anniversario della scomparsa di Giovanni Agnelli. La Juventus ha ricordato l’avvocato con una nota sul proprio sito ufficiale, partendo dall’orologio che Agnelli amava sempre portare sopra il polsino della camicia: ‘Il giorno in cui si è fermato non solo l’orologio che portava sempre rigorosamente sopra il polsino della camicia, ma anche un po’ lo spartiacque di un’epoca che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Juventus - si legge nel ricordo della Vecchia Signora - Giovanni Agnelli è stato il Presidente, il simbolo di una lunga stagione in bianconero andata oltre gli irripetibili risultati raccolti sul campo. Una guida e un modello, una traccia che la Juventus continua ancora oggi a seguire facendo tesoro degli insegnamenti e sorridendo ripensando alle tante frasi rimaste celebri. Lezioni anche quelle, che 21 anni dopo restano impresse nel DNA della nostra società’. La dinastia Agnelli è, e sarà sempre, intrinsecamente legata ai colori bianconeri: ‘Stile, vittorie e soprattutto amore per il bianconero: un’eredità da preservare, un cammino da continuare a portare avanti - ancora la Juve - All’ingresso dello Juventus Museum, la casa di tutti i trofei bianconeri, è riportata una sua frase: «Mi emoziono perfino quando leggo in qualche titolo di giornale la lettera J. Penso subito alla Juve». Anche noi, da sempre e oggi in particolare, quando leggiamo Juventus pensiamo subito all’Avvocato’.

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