Juve, ressa per Osimhen e Tonali: la partita si complica. Rampulla su Tudor: “Si vede la sua mano”

Il Galatasaray e il City le rivali della Juve per Osimhen e Tonali. La Premier irrompe sul mediano. Intanto si vede la mano di Tudor: bianconeri più aggressivi

di MANUEL MINGUZZI
10 aprile 2025
Victor Osimhen

Victor Osimhen

Torino, 10 aprile 2025 – Juve a caccia di un attaccante, forse due, e di un mediano. Il progetto deve essere in parte rivoluzionato, migliorato, dopo le difficoltà emerse con Thiago Motta e l’impianto tecnico pensato in estate, cioè un 4-2-3-1, sarà ripensato. Già lo è ora con Igor Tudor che è tornato alla difesa a tre e lo sarà ancora di più in futuro indipendentemente da chi siederà in panchina. Il croato è allenatore da difesa dispari, Gasperini anche, e pure Conte ha fatto le sue fortune con il 3-5-2 anche se al Napoli ha utilizzato il 4-3-3. Ma sul capitolo allenatore ci si penserà a giugno, sulla base di cosa avrà fatto Tudor e di cosa, effettivamente, potrebbe essere libero sul mercato. Conte, va ricordato, ha costi di ingaggio elevati e chiederebbe anche ingenti risorse per il mercato. Insomma, tutto in divenire e tutto molto più dipendente dalla proprietà che da Giuntoli stesso. La Juve, in ogni caso, anche senza attuale certezza di Champions, non può rimanere ferma sul mercato perché in primavera i club si muovono a caccia dei rinforzi del futuro. Due sono i sogni: Victor Osimhen e Sandro Tonali.

Occhio a Galatasaray e Manchester City

Partiamo dall’attacco. La situazione in casa Juve è molto fluida. Dusan Vlahovic va in scadenza di contratto nel 2026 e non c’è traccia di rinnovo con ingaggio decurtato, è a salire fino a 12 milioni, cifra che la Juve non vuole corrispondere per abbassare il monte ingaggi ed eventualmente liberare spazio salariale. Ha chiesto a Dusan un rinnovo spalmando l’ultimo anno di contratto, ma non ci sono state aperture e senza novità si viaggia verso la cessione estiva per evitare un sanguinoso parametro zero. Servirebbero offerte da almeno una quarantina di milioni. Intanto, Vlahovic con Tudor è tornato titolare ed è un primo segnale di cambiamento rispetto a Motta. Chi è retrocesso in panchina è invece Randal Kolo Muani. Dopo la raffica immediata di gol il francese si è spento e oggi la sua conferma è decisamente in dubbio. Servirebbero soldi importanti per acquistarlo definitivamente e la Juve potrebbe dirottarli su altro considerando che ci sarebbe pure Francisco Conceicao da valutare (costa trenta milioni in totale). E così la dirigenza sonda il mercato attaccanti. C’è Jonathan David, a parametro zero, ma ci sono Barcellona e Inter, e c’è soprattutto Victor Osimhen, oggi ‘parcheggiato’ al Galatasaray dal Napoli che non lo ha ceduto definitivamente l’estate scorsa. Sul nigeriano c’è una clausola per l’estero da 75 milioni e quella i turchi vorrebbero provare a pagarla, ma la Juve, con Giuntoli che lo conosce bene, sta provando a lavorare per giugno dialogando con l’agente. Il problema più grosso è il cartellino (servirà trattare con De Laurentiis) mentre sull’ingaggio con l’uscita di Vlahovic ci sarebbe spazio di manovra. Poi, rinforzi in mediana. Serve un centrocampista di qualità e quantità, che abbini entrambe le fasi, un colpo per la titolarità e che dia alle rotazioni profondità in ottica tripla competizione. Piace Sandro Tonali, ora al Newcastle. Operazione affrontabile solo con i ricavi Champions, ma sul mediano della nazionale monta la concorrenza. Piace al Manchester City, che è in fase di rifondazione e De Bruyne chiuderà il suo ciclo, piace anche al Real Madrid, che dopo Kroos ha anche un Modric ormai veterano e con una certa età. A livello economico, chiaramente, competere con questi club diventerebbe praticamente impossibile. Va anche considerato che il Newcastle lo ha pagato 70 milioni e difficilmente farà sconti…

Rampulla: “Si vede la mano di Tudor”

Tuttavia, c’è una stagione da finire bene, con i primi quattro posti, e una scelta da fare sull’allenatore, con Tudor che ha contratto fino a giugno e rinnovo automatico in caso di Champions, ma il club può riservarsi una clausola di uscita successiva. Per l’ex bianconero Michelangelo Rampula, Tudor è l’uomo giusto e si vede già la sua mano: “La Juve è propositiva, va avanti ed è aggressiva e non la vedevo così da tempo – le sue parole a Tuttojuve – C’è voglia di fare bene e ora serve continuità. Serve il giusto mix tra la costruzione dal basso e la palla lunga. Non è sempre possibile far uscire l’avversario dal fortino e allora si può andare sulla seconda palla per guadagnare campo. Vedo la mano di Tudor”. E ci si chiede se l’attuale allenatore verrà confermato. Rampulla non avrebbe dubbi: assolutamente sì. “Mi auguro che Igor possa restare, per lui è un sogno allenare la Juve – ancora l’ex portiere – E’ un ottimo allenatore, ha le idee chiare e il club può decidere di far partire un ciclo nuovo con lui. Serve il quarto posto e c’è la qualità sufficiente per farcela. Fino a qui mi sta piacendo”. E Rampulla non vuole nemmeno pensare a un ulteriore cambio in panchina il prossimo anno: “Sarebbe inutile dal mio punto di vista cercare altri profili quando hai in casa un allenatore capace e che vuole bene alla Juve. Se dovesse centrare l’obiettivo perché ricominciare daccapo?”. La Juve, dopo la vittoria col Genoa, ha ottenuto un buon punto a Roma secondo Rampulla: “E’ un pareggio positivo e ora arriveranno partite abbordabili. Sono quattro punti positivi e la strada è giusta. Vlahovic? Gli manca concretezza, vedo che con Tudor si sta muovendo di più e viene a prendersi palla ed è partecipe alla manovra”. Per la Juve ora tre occasioni nelle prossime tre giornate, con la sfida interna al Lecce sabato, poi la trasferta di Parma lunedì 21 e il match allo Stadium con il Monza il 27. A seguire, gli unici incontri duri della fase finale con il Bologna a inizio maggio e con la Lazio a seguire, mentre le ultime due saranno Udinese e Venezia. Effettivamente, un’agenda sulla carta più facile rispetto alle altre... Leggi anche - Champions League, andata dei quarti di finale: vittorie di Barcellona e Psg

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