Napoli, le lacrime di De Laurentiis: "Venti anni gloriosi. E ora comincerà lo spettacolo"

Il patron presenta uno sponsor e cede all'emozione: "Quest'anno ho speso tanto perché avevo promesso di rinfondare tutto dopo la delusione del post scudetto"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
12 settembre 2024
Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Napoli, 12 settembre 2024 - Aurelio De Laurentiis come non lo si era mai visto: intervenuto a margine della presentazione di una nuova partnership commerciale, il patron si è aperto sul passato, sul presente e soprattutto sul futuro del suo Napoli, non dimenticando di tracciare un bilancio (non senza far trasparire un pizzico di emozione) dei suoi primi 20 anni da presidente.

Le dichiarazioni di De Laurentiis

 "Si è sempre parlato di questo club come di un trampolino di lancio per i giocatori, ma direi che oggi siamo un punto di arrivo, come dimostrano i tanti campioni affermati che vogliono venire qui e l'approdo in panchina del nostro attuale allenatore, uno dei migliori al mondo. In una fase dove nel calcio si spende meno, il Napoli ha investito 150 milioni in una sola sessione di mercato, quella estiva appena alle spalle. Secondo qualcuno pare che io sia impazzito a sborsare così tanti soldi, cosa tra l'altro fatta anche nell'anno del post scudetto, ma con la differenza che all'epoca furono sbagliati diversi acquisti. Avevo preannunciato una rivoluzione e 150 milioni erano ciò che ci voleva per metterla in pratica".

Insomma, De Laurentiis l'aveva promesso e l'ha fatto: il suo Napoli è stato rifondato quasi da zero e ciò è stato possibile tramite una gestione emplare, puntualmente (auto)elogiata. "Tutto ciò che abbiamo fatto lo abbiamo fatto grazie a un modello virtuoso ventennale nel contesto di un calcio diventato finanza grazie alla presenza dei fondi e in cui non tutti rispettano le regole. Abbiamo vinto lo scudetto restando fedeli ai nostri valori, diventando un brand mondiale che ora entra in una nuova fase: nuovi investimenti per consacrarci definitivamente". Tra le righe, De Laurentiis ammette che con l'apice toccato dallo scudetto e la successiva gestione piuttosto infelice è stata tirata una riga, dopo la quale parte il ciclo attuale, che dovrebbe comportare una crescita ulteriore in campo, alla luce proprio dei tanti investimenti profusi tra parco giocatori e allenatore, e infrastrutture, un po' l'anello debole degli ultimi due decenni. "Stiamo procedendo a una riorganizzazione che dovrebbe toccare il centro sportivo, una nuova casa per la prima squadra e per le giovanili, e il Maradona, che in accordo con il Comune dovrebbe essere riqualificato. Un ulteriore step sarà la maggiore internazionalizzazione del club, che in realtà negli ultimi anni ha già allargato la propria fanbase". A parole, tra proclami inediti e alcuni già sentiti, il Napoli è in continua crescita, come ribadito in conclusione del suo intervento da un De Laurentiis che, forse per la prima volta, cede all'emozione e alle lacrime. "Sono presidente da 20 anni, ma sento che lo spettacolo è appena cominciato. Finché io gestirò il club non indietreggerò di fronte agli interessi privati, continuando invece a tutelare il marchio per il bene di un'intera città".

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