Napoli, ci risiamo: altra frenata e Garcia torna nel mirino di De Laurentiis

Dopo il deludente pareggio contro l'Union Berlino il patron ha chiesto spiegazioni al tecnico, che rischia grosso in caso di mancato successo con l'Empoli

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
9 novembre 2023
Napoli-Union Berlino, la delusione degli azzurri (Ansa)

Napoli-Union Berlino, la delusione degli azzurri (Ansa)

Napoli, 9 novembre 2023 – La lunga marcia di avvicinamento a Napoli-Union Berlino è stata accompagnata da diverse situazioni più o meno grottesche: dalla violenza perpetrata dagli ultras tedeschi nei confronti di persone e cose all'accoglienza riservata a Leonardo Bonucci, per la piazza partenopea il simbolo di tante battaglie in campo contro la Juventus. L'esperto difensore, poi uno dei migliori nella sfida valida per la giornata 4 del Gruppo C di Champions League, era stato deriso per il presunto salto all'indietro della propria carriera: con tanto di riferimento alla Longobarda, la celebre squadra immaginaria resa celebre dal film 'L'allenatore nel pallone'. Poi succede che proprio la suddetta Longobarda (al secolo appunto l'Union Berlino) riesca a fermare a 12 la propria striscia di sconfitte di fila proprio al Maradona, al cospetto della squadra campione d'Italia. Il tutto grazie a un gol segnato in contropiede dopo un corner in favore degli azzurri, che tra l'altro conducevano anche nel risultato: un po' il manifesto dell'intera gestione di un Rudi Garcia che, manco a dirlo e quasi come ormai da copione, torna sulla graticola.

Champions League, ottavi ancora vicini

Le cadute e le successive rinascite del Napoli, a dispetto di una stagione di fatto ancora alle prime battute, ormai non si contano più: un trend che continua a privare gli azzurri di quella continuità necessaria per costruire un'annata all'altezza del tricolore che svetta sulle maglie della squadra di Garcia. Quest'ultimo, nonostante l'ennesimo risultato deludente raccolto a Fuorigrotta, professa ottimismo su ogni fronte. In effetti, almeno per quanto riguarda le prospettive in Champions League, il tecnico francese non ha tutti i torti: il Real Madrid continua a macinare vittorie, dominando il Gruppo C e lanciando così involontariamente la volata al Napoli per agguantare la seconda piazza, l'ultima valida per staccare il pass per gli ottavi di finale. Paradossalmente, anche una sconfitta in casa proprio degli spagnoli potrebbe risultare (quasi) indolore per gli azzurri, che ad oggi possono contare su un tesoretto di 4 punti di vantaggio sullo Sporting Braga, che poi si presenterà a Fuorigrotta per giocarsi il tutto per tutto: ovviamente matematica permettendo. A tal riguardo e forse a prescindere dalle vicende di Champions League, per il Napoli si apre uno scenario che fino a qualche mese fa sarebbe stato a dir poco imprevedibile: le difficoltà sempre più pesanti accusate al Maradona. La culla della lunga festa tricolore è diventata un tabù: basti pensare che fin dall'insediamento di Garcia le vittorie interne degli azzurri sono state appena 2, l'ultima delle quali è stata messa a referto 43 giorni fa. Le uniche squadre a cadere finora a Fuorigrotta sono state Sassuolo e Udinese, affrontate rispettivamente il 27 agosto e il 27 settembre: un ambo sulla ruota di Napoli da trasformare in terno quando domenica al Maradona si presenterà l'Empoli. A tal riguardo, nonostante il 27 del mese sia ancora lontano, Garcia si professa ottimista: il prossimo turno sarà quello che segnerà la fine del tabù interno per gli azzurri.

Incontro De Laurentiis-Garcia mercoledì sera?

Chissà se nel quartier generale di Castel Volturno al momento vige la stessa sicumera ostentata dal tecnico francese, che mette l'Empoli nel mirino con la certezza di riuscire a presentarsi finalmente a una sosta del campionato con serenità e con una panchina solida sotto le sue natiche. Lo scenario farebbe piacere all'allenatore ma forse ancora di più ad Aurelio De Laurentiis, che mai come quest'anno non può praticamente mai rilassarsi al cospetto dello stato di salute sempre precario della sua creatura. Forse il patron aveva battezzato la serata di ieri di Champions League, quella in cui a Fuorigrotta si presentava la Cenerentola per eccellenza del girone, come quella ideale per abbassare un po' la guardia. Invece il Napoli si avvita ancora sui medesimi errori, rimandando a un futuro imprecisato lo stagliarsi dei proverbiali tempi migliori. Il problema però sembra più profondo e attinente al campo delle eventualità: se fino a qualche settimana fa si parlava soltanto dell'amalgama da trovare nel contesto della nuova gestione tecnica, riducendo quindi gran parte dei difetti degli azzurri a una mera questione di tempo, oggi c'è chi sposta tutto sul piano delle ipotesi. Insomma, ora non ci si può chiedere soltanto quando il Napoli di Garcia sboccerà, dato che la vera domanda diventa: il Napoli di Garcia sboccerà davvero? La domanda se la pongono in tanti. Probabilmente lo stesso De Laurentiis, il primo a essere rimasto deluso dal pareggio contro l'Union Berlino, più grave per la simbologia (anche di scherno) che ha arrecato che per i reali rischi di dire addio al primo obiettivo stagionale, gli ottavi di finale di Champions League. La spia del patron però si è già accesa e non è neanche la prima volta che ciò accade: una ciclicità che affonda le sue radici nella medesima routine dei risultati altalenanti del Napoli. Di consueto c'è anche il malcontento proprio di ADL espresso a caldo dopo determinate partite. Anche in questo caso, il copione a quanto pare si è ripetuto dopo la gara contro l'Union Berlino, la Longobarda che ha causato l'ennesimo piccolo grande terremoto in seno al club partenopeo. Pare infatti che De Laurentiis abbia chiesto (e ovviamente ottenuto) un colloquio lampo con Garcia: un confronto dai toni piuttosto accesi che sembra lo spoiler di quello che potrebbe accadere in caso di altro risultato deludente contro l'Empoli, che curiosamente si presenterà a Fuorigrotta con credenziali simili a quelle dell'Union Berlino. Il tutto alla vigilia della sosta del campionato, notoriamente il momento migliore per cambiare. Per ora si è nel campo delle ipotesi: un successo contro i toscani, a maggior ragione se convincente, potrebbe scacciare qualsiasi malumore. Almeno fino alla prossima frenata: è proprio questo clima di perenne incertezza frutto di continue oscillazioni che ad oggi sta danneggiando maggiormente il Napoli, che cade, rinasce e ricade con troppa facilità. E con un Garcia sempre in bilico come comune denominatore.

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