Mercato Napoli, la Juventus si inserisce per Samardzic: pronta la virata su Traorè

Il blitz dei bianconeri per il serbo porta all'accelerata per il centrocampista del Bournemouth, che piace così come Barak

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
11 gennaio 2024
Hamed Junior Traorè (Ansa)

Hamed Junior Traorè (Ansa)

Napoli, 11 gennaio 2024 - Chissà quanto successo mediatico potrebbe riscuotere un format basato sulle vicende, di mercato e non, di casa Samardzic: l'Inter è già entrata in diversi episodi della saga e il rischio serio lo corre anche il Napoli, che ha da tempo nel mirino il serbo salvo poi, a quanto pare, rischiare di subire il sorpasso dall'acerrima rivale Juventus, tra l'altro guidata nelle operazioni dal grande ex Cristiano Giuntoli.  

Il blitz della Juventus

  Insomma, la beffa potrebbe essere doppia, per non dire tripla. In realtà, che i tempi si fossero dilatati era chiaro già nei giorni scorsi, quando non solo il club partenopeo non è riuscito a sferrare la zampata decisiva entro la deadline inizialmente stabilita (addirittura la fine della scorsa settimana) ma ha addirittura temporeggiato al punto da consentire i timidi inserimenti prima della Lazio e poi del Brighton. Forse soltanto la visione in lontananza della Premier League, seppur non da raggiungere attraverso la porta principale, ha tentato il buon Lazar, che a questo punto potrebbe anche restare all'Udinese fino a giugno. Qualora questi ipotesi prendesse corpo, difficilmente il suo destino sarebbe legato al Napoli, che oggi rischia di rivivere quanto successo in estate all'Inter. Lo zampino, ancora una volta, c'è l'ha messo papà Mladen, l'uomo che ormai da mesi sta mettendo sotto scacco diversi top club italiani e che stavolta rischia di mandare all'aria l'accordo in piedi da settimane tra Napoli e Udinese sulla base di 20 milioni di parte fissa più 5 di bonus per divergenze sullo stipendio (ballano 700mila euro) e sulle commissioni. Il secondo zampino, a detta di qualche voce maliziosa già presente in occasione del naufragio della trattativa con i nerazzurri, lo sta mettendo la Juventus, che a differenza dei partenopei ha aperto i dialoghi né con l'Udinese né con il ragazzo, ma con Samardzic senior, che non a caso si è mostrato subito molto interessato al cospetto di una prospettiva valida per il presente ma forse ancora di più per giugno. Naturalmente, l'ultima parola spetterà sempre all'Udinese, che continua a chiedere a chiunque bussi alla sua porta per il serbo 25 milioni, cifra che i bianconeri potrebbero mettere sul piatto soltanto in maniera dilazionata. Insomma, passano i mesi, cambiano le stagioni, ma dietro a Samardzic e soprattutto alla sua famiglia c'è sempre il solito dedalo inestricabile per tutti: anche per Aurelio De Laurentiis, che dalla Spagna prova a seguire la situazione con il solito piglio di chi, come di consueto, non vuole né arrendersi di fronte alla prima (ma neanche tanto) difficoltà di mercato né entrare in aste e pericolosi giochi di ruolo. La vicenda legata a Radu Dragusin, forse più un sogno che un'ipotesi concreta per gli azzurri, insegna in tal senso. Non solo: sia nell'immediato, con una trattativa più complicata del previsto e di fatto ancora ben lontana dalla chiusura, sia in un ipotetico futuro da giocatore alle proprie dipendenze, c'è da chiedersi se un presidente come De Laurentiis, che notoriamente vuole mantenere tutto sotto controllo in seno alla sua società, possa gradire un profilo turbolento (per usare un eufemismo) come Samardzic, il fantasista che ormai fa più magie in sede di mercato che in campo.

Traorè a un passo

  Le difficoltà per arrivare al classe 2002, non esattamente un evento né inedito né imprevedibile, hanno portato a una rapida accelerata per Hamed Junior Traorè, a sua volta già in passato in orbita Napoli prima di finire al Bournemouth: nel mezzo una tempesta giudiziaria legata a una presunta falsificazione dei documenti. La vicenda si è chiusa con un patteggiamento e con una multa da 48mila euro. Più di recente l'ivoriano è balzato agli onori della cronaca per aver contratto la malaria, dovendo ricorrere prima a un ricovero ospedaliero e poi a un periodo di allontanamento forzato dai campi. Ora per Traorè sembra tutto finito: compresa l'avventura in Premier League, durata poco meno di un anno con più bassi che alti. Insomma, apparentemente il classe 2000 (veridicità dei documenti alla mano) ha steccato il salto in un campionato sulla carta più competitivo della Serie A, dove tornerebbe quindi con le vesti di giocatore chiamato a riscattarsi e tornare ai suoi fasti. Dalla prospettiva del Napoli la notizia è buona, perché pone in discesa la prima trattativa per rinforzare il centrocampo dal punto di vista numerico e qualitativo. Non solo: in caso di fumata bianca, prospettiva sempre più vicina e verosimile, Walter Mazzarri si ritroverà tra le mani un jolly vero e proprio che può anche scalare sulla trequarti o di spostarsi aulla fascia mancina, diventando così una valida alternativa a Khvicha Kvaratskhelia, oltre a possedere un ottimo tiro (soprattutto dai calci piazzati) con entrambi i piedi e a sapersi difendere fisicamente grazie a una stazza non banale. Molte di queste prerogative sono in possesso anche di Antonin Barak, l'altro centrocampista che piace non poco al club partenopeo e che, in aggiunta, regalerebbe agli azzurri anche quel tasso di esperienza e personalità che mai come quest'anno sta mancando. Anche in questo caso però la quadra non c'è ancora con la Fiorentina, che non è interessata alle contropartite messe sul piatto dal Napoli: su tutti Diego Demme, che curiosamente in passato piaceva tanto ai viola. Insomma, mentre Samardzic si complica, Traorè si avvicina a grandi passi al punto da ipotizzare una chiusura dell'affare nel giro di poche ore. Certo, l'incognita legata alle condizioni fisiche dell'ivoriano dopo la malaria contratta appena poche settimane fa esiste, con la formula del prestito che non a caso è quella attualmente più probabile. Quando di mezzo c'è il Napoli, nel bene e nel male, è sempre meglio usare tutte le cautele del caso: a maggior ragione quando l'imprevedibilità di De Laurentiis, che intanto prova ad ammorbidire la sua posizione nei confronti dei giocatori sul tasto ritiro, incontra quella di Samardzic, a suo modo ormai una star del mercato insieme all'intera famiglia.

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