Calciomercato Napoli ultimissime: si avvicinano Samardzic e Mazzocchi

Quasi fatta per il centrocampista dell'Udinese e il terzino della Salernitana, i primi colpi della rivoluzione annunciata da De Laurentiis

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
2 gennaio 2024
Lazar Samardzic (Ansa)

Lazar Samardzic (Ansa)

Napoli, 2 gennaio 2024 - Se la palma di apripista della sessione invernale di mercato è andata all'Atalanta, che ha da poche ore ufficialmente prelevato Isak Hien dall'Hellas Verona, la piazza d'onore in questa speciale graduatoria potrebbe andare al Napoli, a sua volta a un passo dal tesseramento di Lazar Samardzic.  

Le cifre, i dettagli e i retroscena

L'operazione, in un certo senso quasi 'telefonata' già dall'estate, è di fatto già definita: nelle casse dell'Udinese andranno 20 milioni più 5 milioni di bonus, mentre per il serbo è pronto un contratto da 2,1 milioni a stagione fino al 2028. Insomma, un bell'investimento da parte di Aurelio De Laurentiis, che in effetti nel panorama del calcio italiano, ovviamente dopo il club friulano, era stato il primo a 'innamorarsi' del classe 2002. Il colpo di fulmine il patron, come già successo in passato con altri giocatori, lo aveva avuto dopo aver ammirato da vicino Samardzic, che nell'ultima partita dello scorso campionato prima della sosta per fare spazio ai Mondiali 2022 aveva spaventato il Maradona con una gemma siglata nei minuti conclusivi che tuttavia non sarebbe servita ai bianconeri a lasciare Fuorigrotta con punti in carniere. Sul tabellino di quella partita, curiosamente, insieme al solito Victor Osimhen finirono anche Piotr Zielinski ed Eljif Elmas: praticamente il presente e il passato del centrocampo azzurro. Se il macedone è già partito, accasandosi al Lipsia, curiosamente per una cifra simile, se non uguale, a quella che a breve il Napoli verserà nelle casse dell'Udinese per Samardzic, il polacco, che da oggi sulla carta può già legarsi a un'altra società da parametro zero in vista dell'estate, è un grande punto interrogativo. La priorità di uno dei senatori della rosa, a quanto pare, resta la permanenza nel capoluogo campano, da suggellare ovviamente con un rinnovo dell'attuale contratto, in scadenza il prossimo 30 giugno: se questi sono i sogni e i desideri, la realtà è molto più cruda e meno romantica, con l'ombra dell'Inter che incombe. Proprio quell'Inter che in estate aveva messo entrambe le mani su Samardzic prima della brusca rottura con la famiglia del ragazzo, con il padre come emblema di una delle vicende più turbolente della scorsa sessione di mercato. In un colpo solo l'Udinese perse i soldi messi già in conto dalla cessione di un giocatore scontento e ormai con la testa altrove e il cartellino di Giovanni Fabbian, che sarebbe poi finito al Bologna. All'Inter era andata ancora peggio, a maggior ragione se si pensa alle difficoltà di un centrocampo anche piuttosto attempato. Il discorso si può estendere al Napoli, che dopo il brusco risveglio dall'euforia scudetto si è riscoperto una squadra ricca di giocatori over 30 e per giunta, in alcuni casi, anche a fine ciclo.

Politano in bilico

  Tra essi potrebbe rientrare anche Matteo Politano, che ha salutato il 2023 con l'ingenuo rosso rimediato all'Olimpico che ha poi di fatto spianato la strada al successo della 'sua' Roma. Nonostante il buon rendimento stagionale in campo, il gesto non è piaciuto né ai tifosi né ai vertici del club partenopeo, che da un giocatore di esperienza, tra l'altro non nuovo a simili intemperanze, si sarebbero aspettati un condotta di gara più matura. In queste crepe di un rapporto, quello tra il Napoli e Politano, lungo e ricco di alti e bassi sta provando a inserirsi l'Al-Shabab, pronto a mettere sul piatto uno stipendio da 7 milioni. La tentazione è forte, ma anche in questo caso, come già successo per Zielinski, la priorità dell'esterno è la permanenza in azzurro, da suggellare con un rinnovo a cifre al rialzo. La palla passa al Napoli, che in questo momento ha altre priorità. Due in particolare: un paio di tasselli da inserire a centrocampo e un laterale basso destro, con Pasquale Mazzocchi e Marco Davide Faraoni a contendersi il testa a testa. Le ultime novità al riguardo vedono il terzino dell'Hellas Verona in leggera rimonta su quello della Salernitana, che comunque a meno di colpi di scena sarà atteso nelle prossime ore nel capoluogo campano per mettere nero su bianco e soprattutto per regalare a Walter Mazzarri una valida alternativa a capitan Giovanni Di Lorenzo. Per il momento tutta l'attenzione va alla chiusura dell'affare Samardzic, giocatore che, come rievocato, già in passato ha riservato parecchi colpi di scena. Dunque, meglio accelerare subito e tappare qualsiasi spiffero che possa ripetere quanto già accaduto in estate con l'Inter. A tal riguardo, non è da escludere un altro breve momento di riflessione tra le parti a causa dell'intenzione del Napoli di provare ad alleggerire la spesa inserendo qualche contropartita tecnica, con Alessio Zerbin in pole position: per ora l'Udinese ha risposto picche e niente lascia presagire un dietrofront nelle prossime ore. In effetti, pensare di risparmiare nella sessione di gennaio è quasi utopistico. Lo sa bene l'Udinese e lo sa bene anche il Napoli, chiamato da qui a fine mese a provare a porre rimedio agli evidenti errori sul mercato commessi in estate, oltre a portarsi avanti con il lavoro in vista della prossima stagione calda, quella che segnerà la vera e propria rivoluzione da tempo nei piani di De Laurentiis. Qualcosa già si sta muovendo: via Elmas ora e forse Zielinski a giugno e dentro Samardzic, il talentino dal carattere spigoloso e dalla famiglia piuttosto ingombrante. Pane per i denti di ADL, abituato a interfacciarsi con personalità di rilievo: il primo pensiero va a Osimhen, che ogni volta che torna in patria causa chiacchiericci e polemiche. Il nigeriano nel prossimo mese, causa Coppa d'Africa 2024, sarà lontano dai campi di allenamento di Castel Volturno così come Alex Meret, alle prese con una lesione muscolare di secondo grado: un'ulteriore tegola per la squadra campione d'Italia che proprio non riesce a trovare serenità. Che sia la stellina Samardzic a riaccendere l'entusiasmo sul rettangolo verde e sugli spalti?

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