Napoli, emergenza in difesa: tutti i nomi sul taccuino di Meluso

Il nuovo ds, con la supervisione di De Laurentiis, proverà a prelevare un terzino come vice Di Lorenzo e un centrale per rimpiazzare l'infortunato Natan

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
26 dicembre 2023
Jakub Kiwior (Ansa)

Jakub Kiwior (Ansa)

Napoli, 26 dicembre 2023 - Il calciomercato inteso dai tifosi, magari più nella sessione estiva che in quella invernale, è extralusso e nel segno di nomi roboanti per risvegliare anche i sogni più sopiti. La realtà è invece spesso diversa e più pragmatica, con l'utile che supera il bello: è il caso del restyling che tra pochi giorni vedrà protagonista il Napoli, pronto ad allungare le rotazioni nel reparto arretrato e in particolare nelle corsie basse.  

Caccia al centrale

  L'ultima accelerata in tal senso l'ha inferta la lussazione alla spalla destra occorsa all'Olimpico che metterà Natan ko per almeno 2 mesi: prima però saranno decisivi gli approfondimenti del caso per escludere l'esigenza dell'intervento chirurgico, che paradossalmente potrebbe essere necessario anche per accorciare i tempi. Insomma, per quanto riguarda il brasiliano si viaggia ancora nel campo delle ipotesi ma solo fino a un certo punto. Una certezza c'è ed è che il classe 2001 ne avrà per diverse settimane: una cattiva notizia per Walter Mazzarri ma anche per il diretto interessato, che a fatica stava provando a imporsi come duttile protagonista del reparto arretrato dopo un inizio in estate nel segno di scetticismo e dileggio. In questi casi però gettare la croce a un giocatore letteralmente conosciuto, prelevato da un club non esattamente di vertice per quanto riguarda il calcio mondiale (il Bragantino), è del tutto fuori luogo: l'errore, sempre ammesso che ci sia davvero stato, è figlio di coloro che per sostituire la colonna dello scudetto Kim Min-Jae si sono affidati a una ricerca superficiale e probabilmente spinta dalla caccia al risparmio e dalla convinzione di poter ripetere un colpaccio nel segno della massima resa con la minima spesa. Tutte queste discussioni, tra l'altro trite e ritrite, attengono al passato: il presente e soprattutto il futuro vedono il Napoli impegnato nella ricerca di un centrale che possa tamponare un'emergenza non esattamente dettata soltanto dall'infortunio di Natan. Basti pensare al resto della batteria: Amir Rrahmani non è quello dell'anno scorso, Juan Jesus in azzurro non è mai stato a livelli di top ed è a sua volta spesso ai box per problemi fisici e Leo Ostigard, a prescindere dall'allenatore di turno, resta l'ultima scelta. Insomma, il Napoli sembra tornato ai livelli di giugno ma stavolta senza il clima di euforia e ottimismo che spingeva i tifosi a fidarsi di ogni mossa di mercato (e non solo) di Aurelio De Laurentiis: con l'aggravante che diversi obiettivi stagionali sono già scivolati via e che la sessione di gennaio, si sa, è breve, complicata e costosa. Una triade che notoriamente non piace al patron, che per l'emergenza in corso caccia dal cassetto praticamente lo stesso elenco di difensori che piacevano in estate e poi incredibilmente accantonati prima di stupire tutti con la mossa Natan, sulla quale è stato già detto tutto quello che c'era da dire: sul taccuino del ds Mauro Meluso ci sono infatti Jakub Kiwior, Clément Lenglet, Giorgio Scalvini e Jaka Bijol, oltre al lungodegente Perr Schuurs. Tutti (o quasi) sembrano però inattaccabili al momento, con le rispettive squadre in lotta per i vari obiettivi ancora in piedi a metà stagione: da qui il ritorno dei rimpianti estivi, di quanto nella bella stagione tutti i giocatori sono di fatto sul mercato a fronte dell'offerta giusta, quella che la 'cicala' De Laurentiis, nel pieno della sbornia scudetto che faceva sembrare tutto possibile per il Napoli e impossibile per gli altri club, proprio non aveva voluto formulare.

Caccia ai terzini

Oggi, la 'formica' De Laurentiis prova a porre rimediato focalizzandosi su un'altra criticità della rosa, decisamente meno prevedibile fino a pochi mesi fa: l'emergenza sulle corsie basse. Nessuno avrebbe infatti potuto prevedere i gravi infortuni che, parlando della fascia mancina, hanno colpito quasi in serie Mario Rui e soprattutto Mathias Olivera, così come in pochi avrebbero presagito il netto calo di capitan Giovanni Di Lorenzo. Nel novero manca una casella: quella di Alessandro Zanoli, l'eterno giovane in un certo senso eternamente in bilico nella sua avventura in azzurro. Per il classe 2000 è in programma un nuovo giro in prestito: ancora Genova, ma stavolta sponda rossoblù, con una casella che andrà quindi occupata a destra con lo scopo supplementare di individuare un profilo così competitivo da poter quasi entrare in competizione con Di Lorenzo, il veterano alle prese con un brusco calo. Un anno fa, in questa sorta di loop continuo, il compito toccò a Bartosz Bereszynski, che arrivò in prestito dalla Sampdoria e fece così in tempo a evitarsi la retrocessione della stessa e a entrare nella festa scudetto del Napoli. Un affare, insomma, forse più per il polacco che per il club partenopeo. Non a caso, stavolta il tandem De Laurentiis-Meluso vuole andare su un profilo che fornisca più garanzie tecniche e fisiche. I nomi in pole position sono due e anche in questo caso non sono totalmente inediti. Si comincia da Marco Davide Faraoni, già sondato in estate quando pareva in rotta con l'Hellas Verona: all'epoca non se ne fece nulla e, in un certo senso, è possibile che la trattativa sia in salita a maggior ragione ora che la stagione è arrivata quasi alla sua metà e la società scaligera versa in una situazione di classifica ancora pericolosa nonostante la recente vittoria contro il Cagliari. Anche l'altro candidato milita in una formazione che lotta e lotterà per la salvezza fino alla fine: si tratta di Pasquale Mazzocchi, in rotta con la Salernitana almeno fino al ritorno nell'organigramma di Walter Sabatini, il classico imprevisto che potrebbe ribaltare tutta la situazione. Nel caso, esistono altri profili che piacciono al Napoli, che stavolta non dovrà farsi cogliere impreparato per non restare di nuovo con il cerino in mano o, peggio, dover ripiegare su alternative poco convincenti. Quanto successo in estate con il povero Natan dovrà fungere da lezione. Già, Natan, oggi a sua volta da rimpiazzare degnamente sul mercato.

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