Napoli, i tormenti di Kvaratskhelia tra campo e rinnovo

Il georgiano è reduce da un periodo piuttosto complicato tra infortuni, il gol che non arriva più e le beghe contrattuali

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
26 agosto 2023
Khicha Kvaratskhelia (Ansa)

Khicha Kvaratskhelia (Ansa)

Napoli, 25 agosto 2023 - La vittoria in rimonta ma comunque poderorosa nella prima giornata di campionato a spese del Frosinone e le alterne vicende di mercato, con la telenovela legata al destino di Gabri Veiga a tenere banco, hanno fatto un po' passare in secondo piano il grande assente dello Stirpe e, in generale, di queste iniziali battute della stagione del Napoli: qual è la situazione di Khvicha Kvaratskhelia, in campo e fuori?  

Il piano per rianimare Kvara

Partendo dal primo ambito, il georgiano sembra pienamente recuperato in vista del match con il Sassuolo, quello che vedrà il debutto degli azzurri da campioni d'Italia al Maradona. Da qui a immaginare il georgiano subito titolare ce ne passa. L'indicazione l'ha data tra le righe Rudi Garcia nella conferenza stampa di presentazione della prima gara del campionato: con il numero 77 occorre una dose supplementare di prudenza. Colpa dell'infortunio occorso durante la preparazione estiva, ma in generale di una forma fisica che negli ultimi mesi è sembrata lontana da quella che aveva contribuito a creare il fenomeno Kvara nella prima parte dello scorso campionato. La pausa estiva sembrava la finestra buona per rigenerare nella testa e nelle gambe il classe 2001, che per raggiungere questo scopo aveva anche declinato la convocazione con la propria Nazionale in occasione degli Europei Under-21 in patria. Invece anche al ritorno in campo del 'vecchio' Kvaratskhelia, durante la lunga campagna estiva del Napoli, si sono visti appena pochi sprazzi, con il gol che continua a essere una chimera. A tal riguardo, la palla passa a Garcia, che ha voglia di fare breccia nel talento più cristallino a sua disposizione. Come? Apportando degli accorgimenti tattici per potenziare l'idolo indiscusso di Fuorigrotta. L'idea del tecnico francese è studiare nuovi movimenti per avvicinare il georgiano al portiere avversario con il fine neanche tanto celato di sfruttare al meglio il suo tiro al fulmicotone. Allo stesso tempo, Garcia non vuole ingabbiare un giocatore che ha reso al meglio proprio nel momento in cui, tra allenatore, compagni di squadra e avversari, ha goduto della libertà maggiore: quella che sarebbe poi inevitabilmente venuta meno con il passare del tempo, quando di fatto tutte le altre formazioni avrebbero provveduto a varare delle contromisure per tarpare Kvaratskhelia. Curiosamente, il principale alleato di quest'ultimo potrebbe diventare Victor Osimhen, colui che ha usufruito a suon di assist di platino della verve del numero 77. Nei piani di Garcia, che ha già fatto capire a chiare lettere che durante la sua gestione il 4-3-3 non sarà un dogma intoccabile, i due assi del Napoli dovrebbero giocare sempre più vicini, con lo scopo di potenziare ulteriormente la migliore coppia offensiva dello scorso campionato.

Il nodo rinnovo  

 Se sul rettangolo verde la prossimità di Kvaratskhelia e Osimhen può far bene a entrambi, a livello burocratico le cose sono leggermente diverse. Colpa di un rinnovo, quello in cantiere per il nigeriano, che sta alimentando un domino di appetiti crescenti in seno alla rosa, con particolare riguardo ovviamente ai giocatori di punta: su tutti proprio Kvara, a sua volta in procinto di ricevere una proposta di rinnovo per blindare ulteriormente un sodalizio che finora è andato oltre ogni più rosea aspettativa. Forse fin troppo: al punto che, dopo poco più di un anno insieme, è già tempo per tutte le parti in causa di riaggiornare i termini del proprio rapporto, con il ritocco verso l'alto dello stipendio che ovviamente in questi casi diventa la prima 'coccola' per il giocatore in questione. E qui torna in ballo Osimhen: le cifre monstre in ballo (si parla di un ingaggio da 15 milioni lordi, nonché 10 milioni netti) per il numero 9 stanno implicitamente alzando la posta in palio anche per altri protagonisti della cavalcata scudetto, con Kvara e il suo entourage ovviamente in cima all'elenco degli 'affamati'. Non a caso, nelle ultime settimane la distanza tra le richieste del georgiano e l'offerta del Napoli si è dilatata a tal punto da mettere a rischio l'intera operazione, che avrebbe lo scopo di evitare brutte sorprese nelle prossime sessioni di mercato. All'elenco delle minacce note e conosciute si aggiunge quella portata dall'Arabia Saudita che, alla luce dell'esito della lunga querelle legata al destino di Gabri Veiga, diventa una meta appetibile anche per i giocatori ancora alle prime battute della carriera. Forse non sarà il caso di Kvaratskhelia, che comunque vuole un congruo riconoscimento dopo i fasti della scorsa stagione: riconoscimenti da quantificare in un ingaggio da ben 5 milioni di parte fissa più 1 milione di bonus a stagione fino al 30 giugno 2028. Una cifra non esattamente bassa, specialmente per un giocatore che finora ha veleggiato a livelli altissimi di fatto soltanto per metà della scorsa stagione. E, soprattutto, una cifra molto lontana da quella messa finora sul piatto dal Napoli, che nelle prime offerte presentate a Kvaratskhelia e al suo entourage si è spinto fino ai 2,5 milioni più bonus, per arrivare a un totale di circa 3,5 milioni: in pratica il tetto massimo fissato da Aurelio De Laurentiis per gli stipendi dei suoi giocatori. Sempre escludendo Osimhen, l'eccezione per eccellenza destinata però a rimanere tale: con buona pace proprio di Kvara, il finto timido che invece a quanto pare, in campo e fuori, sa bene cosa vuole e come ottenerlo. Se per il Napoli la cattiva notizia è che per ora la distanza tra le parti sembra troppo ampia per essere colmata, la buona è che per il momento parlare di un caso pronto a nascere nel quartier generale di Castel Volturno è decisamente prematuro. Urgenze da qui alla fine di questa (tormentata) sessione di mercato non ce ne sono ed è possibile che nei prossimi mesi possano andare in scena dei colloqui per arrivare in tempi brevi alla firma. Per farlo servirà che ciascuna delle parti in causa faccia un passo verso l'altra: pena il rischio di complicare presto un rapporto finora idilliaco.

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