Napoli, fatta per il rinnovo di Osimhen: i dettagli

Manca solo la firma per rendere il nigeriano il giocatore più pagato della Serie A

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
16 agosto 2023
Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 15 agosto 2023 - Dopo una stagione da trascinatore assoluto culminata con la conquista dello scudetto forse non ci poteva essere un epilogo più giusto: il protagonista è Victor Osimhen, che a breve diventerà il giocatore più pagato della Serie A.  

Le cifre e i dettagli del nuovo contratto

  Naturalmente prima delle firme, specialmente in una sessione di mercato così pazza e ricca di colpi di scena, c'è sempre il rischio di trovarsi di fronte uno scenario diverso da quello precedente. Stavolta però le acque in casa Napoli sembrano essersi calmate e non solo intorno al nigeriano, al centro dei corteggiamenti prima del Paris Saint-Germain e poi soprattutto dell'Al-Hilal. Curiosamente, il numero 9 azzurro potrebbe aver vacillato di più nei confronti della seconda proposta, quella che teoricamente arriva da un campionato meno prestigioso. Già, meno prestigioso ma più ricco, per usare un eufemismo. Oppure magari, chissà, in realtà dubbi nella testa del capocannoniere della scorsa Serie A non ce ne sono mai stati e dietro quell'apparente momento di riflessione c'era solo la voglia, da parte del diretto interessato e del suo entourage, di alzare la posta in palio nella proposta di rinnovo che Aurelio De Laurentiis in realtà stava confezionando già da settimane. Se così fosse, la missione è ampiamente riuscita, come si evince dal quadro che sta emergendo di ciò che sarà il nuovo contratto che legherà Osimhen al Napoli probabilmente fino al 2026: quindi appena un anno in più dell'attuale scadenza, fissata il 30 giugno 2025. Insomma, un accordo più forte del precedente ma forse non tale da far da preludio a un sodalizio destinato a durare a lungo. A parlare è anche la clausola rescissoria che è in procinto di essere apposta: una sola, al contrario di quanto emergeva dalle speculazioni dei giorni scorsi che ne volevano una valida per l'Europa e un'altra per il resto del mondo, ma dal valore monstre di 150 milioni ed efftettiva tra un anno solo per l'Italia e a partire dal 2025 per l'estero. Una cifra che spaventa e spaventerà gran parte dei club attualmente sulle tracce del nigeriano: forse non quelli della ricchissima Arabia Saudita, che però dovranno rimandare il proprio assalto di almeno un anno. Intanto il Napoli potrà godersi ancora le prestazioni del proprio numero 9, che andrà a guadagnare ben 15 milioni lordi a stagione (10 milioni netti): molto di più dello stipendio da 12 milioni di Dusan Vlahovic e Leonardo Bonucci, a testimonianza del grande sforzo profuso da De Laurentiis pur di non privare di un altro tassello fondamentale la squadra che tra pochi giorni sarà chiamata a difendere il titolo vinto nello scorso torneo.

Via Zielinski, dentro Gabri Veiga e Koopmeiners?

  Anzi: nei piani del patron, anche per costruire un Napoli ancora più competitivo pure in Champions League, c'è l'intenzione di continuare a inserire elementi di valore nello scacchiere di Rudi Garcia. I prossimi passi di mercato si muoveranno inevitabilmente dal centrocampo: ovviamente non prima di aver delineato il futuro di Piotr Zielinski. Se dietro al destino di Osimhen c'è stata un'altalena di emozioni, alle spalle del polacco si è consumato un autentico giallo ricco di colpi di scena. In principio c'era stato il primo sondaggio dell'Al-Ahli, seguito dal pressing ben più netto della Lazio, desiderosa nella persona di Claudio Lotito di regalare a Maurizio Sarri un suo ex pupillo. Niente da fare, con il patron biancoceleste a svelare senza troppo mistero il diniego ricevuto dal centrocampista, in procinto di rinnovare con il Napoli a cifre più basse di quelle offerte dal quartier generale di Formello. Quando uno dei principali intrighi dell'estate azzurra sembrava arrivato alle battute finali, è tornato alla carica l'Al-Ahli e lo ha fatto con la più classica delle offerte irrinunciabili, come suggerito a denti stretti dallo stesso Garcia. Irrinunciabile per Zielinski, che andrà a guadagnare 15 milioni a stagione e irrinunciabile anche per il Napoli, che incasserà 30 milioni più bonus tramite un giocatore non più giovanissimo e con il contratto in scadenza tra meno di un anno. Con la nuova liquidità De Laurentiis tornerà alla carica per Gabri Veiga, per liberare il quale tuttavia il Celta Vigo non si discosta dalla richiesta iniziale: 40 milioni, cioè il prezzo fissato dalla clausola rescissoria. In realtà il patron partenopeo sta lavorando per ridurre leggermente la spesa o, almeno, per dilazionarla in più esercizi: sul piatto nell'ultima offerta ci sono 36 milioni ai quali aggiungere diversi bonus legati alle presenze in campo e ai risultati sportivi ottenuti dal Napoli in Serie A e in Champions League, oltre al 10% sulla futura rivendita. Insomma, in fin dei conti l'esborso messo in conto da ADL sarebbe più o meno lo stesso preteso dal Celta Vigo, club foriero qualche anno fa dell'affare che vestì d'azzurro Stanislav Lobotka e che fece felici tutte le parti in causa: praticamente lo stesso scenario che, sempre le suddette parti in causa, si auspicano in questa trattativa vicina alla risoluzione ma non ancora chiusa. Guai a pensare che con il sempre più probabile acquisto di Gabri Veiga possa saziare tutti gli appetiti a centrocampo di De Laurentiis, il cui pallino vero e proprio risponde al nome di Teun Koopmeiners. Stavolta la questione appare ancora più complicata, con l'Atalanta che reputa incedibile il proprio centrocampista, al punto da aver rispedito al mittente il primo affondo del Napoli: affondo da quantificare in 37 milioni. Difficile ipotizzare le prossime mosse di ADL, notoriamente sempre una sfinge e ancora di più quando di mezzo ci sono giocatori per i quali ha preso una vera e propria 'cotta'. Non solo: prima di comprare magari due centrocampisti in un colpo solo serve farne uscire almeno uno. I maggiori indiziati sono, seppur a diverso titolo, Michael Folorunsho e Diego Demme: il primo dovrebbe accasarsi all'Hellas Verona, ma non prima di aver rinnovato fino al 2027 e solo con la formula del prestito oneroso, mentre il secondo è in effetti in uscita da tempo e potrebbe tornare in patria.

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